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Ma perché riscoprire la colonna sonora di Cell Block 99: Nessuno può fermarmi?

Il film con Vince Vaughn? Una miniera di soul e musica di prima qualità assolutamente da riscoprire

La copertina del vinile di Brawl In Cell Block 99.

ROMA – Ci sono film che vanno visti e ci sono film che vanno ascoltati. A volte succede anche che un titolo ormai considerato datato, presentato alla Mostra di Venezia nel 2017 e poi finito in digitale (lo potete recuperare in streaming qui), abbia una colonna sonora che riesca a tenere il passaggio del tempo e diventi un piccolo classico tra fan e collezionisti. Di cosa stiamo parlando? Dello strano caso di Cell Block 99: Nessuno può fermarmi diretto dal folle S. Craig Zahler (poi tornato con Dragged Across Concrete con Mel Gibson), film carcerario che ha una soundtrack di livello decisamente superiore e che nessuno si aspetterebbe.

Firmato dallo stesso Zahler con Jeff Herriott, pubblicata dalla Lakeshore Records, lo score ha infatti un formidabile collaboratore in Butch Tavares, leggendario cantante degli O’Jays prima e dei Tavares poi. «La strada che ho scelto è stata quella del soul», ha spiegato Zahler, «ho provato a comporre canzoni nello stile di quelle che andavano di moda negli anni Settanta anche perché il protagonista del film, Vince Vaughn, è un tipo analogico, non è decisamente a suo agio in un tempo di musica sintetica». 

E non a caso Zahler tra le sue ispirazioni per lo score di Brawl In Cell Block 99 ha citato la musica di gruppi come Spinners, Dells, i Stylistics, i Dramatics, i Delfonics già usati e amati da Tarantino, i Chi-Lites, gli Isley Brothers e ovviamente il grande Bobby Womack, senza dimenticare Curtis Mayfield e la sua Superfly, soundtrack fondamentale, un rimando evidente in Buddy’s Business.

Come detto, Cell Block 99: Nessuno può fermarmi, inedito in sala in Italia e visto solo in TV, ma potete vederlo oppure rivederlo su CHILI qui, mentre la colonna sonora la trovate su iTunes o su Spotify oppure in versione fisica sul sito della Lakeshore. Che guardiate o meno il film, ascoltate la colonna sonora, una successione di perle preziose. Come questa Trumpets of Heaven cantata da Adi Armour, cantante soul misconosciuto che meriterebbe altra gloria.

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