Portare l’arte al cinema, nella sua essenza e nella sua totalità. Incorniciare Caravaggio o Raffaello su di uno schermo bianco, prendere per mano lo spettatore e portarlo tra i corridoi degli Uffizi o di San Pietro. Ci riesce – spinto da un moto di passione, curiosità, qualità – Francesco Invernizzi con la sua Magnitudo Film che, anche per i prossimi mesi, promette una ricchissima offerta di titoli. Il listino, presentato durante le Giornate del Cinema di Riccione, va da Palladio (in sala a ottobre) fino a Bernini (a novembre), passando per Dinosaurs – For Sale (a dicembre). C’è stato tempo per uno sguardo al 2019, con un calendario di uscite che comprende, anche, Matera, Leonardo 500, Canova e La Stanza delle Meraviglie – Wow. Durante la presentazione, Invernizzi ha sottolineato l’importanza della comunicazione, per immagini, dei grandi artisti al cinema, avvalendosi della speciale partnership con la piattaforma europea CHILI che, come raccontato a noi di Hot Corn, garantisce una distribuzione autonoma mirata alla qualità.
LA LUCE «Le opere d’arte? Le facciamo ancor più belle! Mettiamo le luci nel punto giusto, giochiamo con le forme, le ombre. Ovvio: il pubblico non può essere lì, ma cerchiamo di riprodurre l’arte in modo tale da trasportare su schermo le sensazioni che, l’opera in questione, può trasmettere. Con un dettaglio: giriamo di notte, stando maniacalmente attenti. Dunque, il vantaggio grande è che fuori è buio: la luce l’abbiamo solo noi, creandola a nostro piacere».
L’ARTE, AL CINEMA «Come portiamo le persone in sala? Il nostro è un pubblico esigente. Quindi, offriamo due cose: tecnologia e qualità. Di base, giriamo in 8K, con un processo di post-produzione di un certo peso, ”abbassando” a 4 o 2K la qualità del visivo. Cerchiamo un impatto estetico notevole, anche con l’avanzare della tecnologia tv, tra qualche tempo pronta per supportare l’8K. Poi, c’è il valore scientifico. Pensiamo a chi vuol scoprire per la prima volta un autore e, parallelamente, stuzzichiamo l’attenzione di chi già sa tutto di un Bernini o Canova, sfruttando la preparazione e la finezza di un direttore di museo, con i suoi racconti. Il tutto, per valorizzare l’opera nella sua essenza».
LE STORIE «Gli autori, le opere e i percorsi espositivi nascono per mia curiosità. Da Bernini, che il New York Times definisce un’esperienza unica nella vita, fino a Palladio, architetto capace di influenzare mezzo mondo. Pensiamo a Thomas Jefferson, che ha voluto proprio Palladio per la costruzione delle stanze del potere a Washington. Senza scordare il mondo dell’invisible, ovvero case, castelli, porte segrete di collezionisti privati, che possiedono oggetti al limite dell’immaginazione. E Dinosaurs – For Sale è una sorta di spin-off de La Stanza delle Meraviglie – Wow. Del resto ci chiedevamo come fossero arrivati nelle case teste od ossa di dinosauri. E ora, parlando con esperti ed archeologi fino al Sud Dakota, lo abbiamo scoperto».
LA PARTNERSHIP «La condivisione di interessi, in un periodo storico delicato, è fondamentale. E il nuovo rapporto con CHILI nasce proprio per questo. L’idea è stata chiara: perché non distribuiamo direttamente noi il film? Con CHILI abbiamo trovato il partner ideale, in una convergenza di idee e interessi. Entrambi amiamo e lavoriamo per il cinema. CHILI, che guarda al futuro come noi, ha capito quale sia il futuro della fruizione dei prodotti per l’home entertainment. Il tutto, in una produzione e distribuzione che hanno alla base dialogo e contenuti. È un matrimonio perfetto, al fianco dei più classici modi di distribuzione. Così nasce questa unione, in una partecipazione di intenti che ci rende forti. Alleati possiamo essere più incisivi».
IL MUSEO «Quando andai per la prima volta alla Galleria Borghese restai incantato. Lì c’è la più importante collezione del Bernini e del Caravaggio, oltre al Vasari e moltissimi altri. Riprodurla è stato difficile, devo ammetterlo. Ma, se dovessi scegliere il museo che non mi stancherò mai di assaporare, beh… quello è il Louvre di Parigi. Potrei starci mesi senza mai uscire».
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