MILANO – Gli anni ’50, l’epoca d’oro delle star hollywoodiane, la serie di punta della CBS e la mano di Aaron Sorkin a riportare in vita quei tempi. Being the Ricardos è un film, ma anche un documentario, disponibile in streaming su Prime Video. È una serie di testimonianze che si alternano mentre la finzione fa rivivere Lucille Ball e Desi Arnez e i cinque giorni di fuoco che la coppia dovette affrontare dopo che una serie di scandali arrivarono sulle prime pagine dei giornali. Davanti la macchina da presa, Javier Bardem e una grande Nicole Kidman, in una delle sue interpretazioni migliori da parecchi anni.
Certo, non ce lo si aspettava dalla terza regia di Sorkin, dopo Molly’s Game e Il processo ai Chicago 7 – per non parlare della sceneggiatura di The Social Network. Quanto potrebbe avere fortuna raccontare l’incredibile successo che ottenne la serie I Love Lucy (sessanta milioni di spettatori fissi per tutto il tempo in cui andò in onda)? La risposta è: tanta. Being the Ricardos si traduce in una celebrazione del mondo dello spettacolo e dell’estro creativo, quella vena artistica che portava Lucy a scontrarsi con il marito e con gli sceneggiatori quando era convinta che una scena non funzionasse e, prevedendola nella sua mente, trovava i giusti movimenti e le giuste battute per far ridere il pubblico. Che sapeva avrebbero fatto ridere il pubblico.
Sorkin è riuscito a raccontare l’inaspettata fortuna della coppia mettendoli al centro, e lasciando la politica sui bordi. Non era scontato. Gli anni Cinquanta significano era del maccartismo e guerra al Partito Comunista. Anche Lucy ne rimane immischiata, ma il film riesce a deflettere questi argomenti, così come gliela si può far passare se J. Edgar Hoover viene fatto passare per un eroe nazionale. E davvero non dobbiamo stupirci se, negli anni Cinquanta, i meccanismi produttivi sono governati dal pensiero degli uomini. Va bene rendere Lucy la protagonista, farla intelligente ma allo stesso tempo comica, però deve rimanere una donna idealizzata. Apparire incinta sullo schermo? La gente non lo vuole vedere.
Lucille e Desi erano la power couple del tempo, come diremmo oggi. E come tale, avevano molte influenze. Soprattutto Desi, che avrebbe fatto di tutto per tenere Lucy lontana dai guai. Quello messo in scena da Aaron Sorkin è un film vivace e spiritoso che può contare su una sceneggiatura sagace e un’impronta di regia che può solo esaltarla. I commenti sarcastici e le freddure dei personaggi sono quasi moderne, così come il divismo di Lucy che trasuda di femminismo. Tra un film in costume e un film ambientato nel 2021 in cui tutti si sono vestiti in stile anni Cinquanta passa poco, e Being the Ricardos non fa pesare assolutamente la differenza.
Lo sfarzo, il lusso, i conflitti, l’amore e i tradimenti. Nonostante quello di Sorkin non sia un film perfetto in tutto e per tutto, è sicuramente bello. Nel senso più alto del termine. E forse, senza azzardare troppo, potrebbe essere anche il suo migliore finora. Difficilmente si può inserire in un solo genere: c’è troppo dramma per essere una commedia, e troppa commedia per essere un dramma. È un po’ di tutto, senza però mai essere confuso. Il suo stile appassionato unito alla scaltrezza e all’intelligenza di come è costruito lo rendono una visione quasi necessaria. Senza esagerare, c’è bisogno di registi come Aaron Sorkin ora più che mai.
- Being the Ricardos | Nicole Kidman, Aaron Sorkin e la storia vera dietro al film
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