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Essere o non essere madre? Beata Te, una commedia riuscita sulla libertà delle donne

Serena Rossi e Fabio Balsamo sono i protagonisti del film di Paola Randi. Dal 25 dicembre su Sky e NOW

Beata Te
Serena Rossi e Fabio Balsamo sono i protagonisti di Beata Te

ROMA – Sì può parlare di libertà di scelta, di pressioni sociali e di diritti delle donne con toni leggeri e comici senza perdere di spessore e profondità? La risposta è sì. E il merito è di Paola Randi, Lisa Nur Sultan e Carlotta Corridi. Rispettivamente regista e sceneggiatrici di Beata Te, la commedia dal 25 dicembre disponibile su Sky e NOW tratta dall’opera teatrale Farsi Fuori di Luisa Merloni. Un film che parla del tempo delle donne così diverso da quello degli uomini per fattori genetici certo, ma anche per secoli di aspettative che vorrebbero la donna istintivamente madre, senza distinzioni o dubbi. Invece noi donne di dubbi sull’argomento ne abbiamo innumerevoli e l’istinto materno non è affatto così scontato.

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Serena Rossi è Marta. Photocredit: Luisa Carcavale

Al centro di questa storia Marta (una perfetta Serena Rossi), una regista di teatro single che ha appena compiuto 40 anni pronta a portare in scena la sua versione di Amleto con la speranza di riuscire finalmente a raccogliere tutto quello che ha costruito a fatica nel decennio precedente. La notte del suo compleanno si materializza davanti a lei un uomo dall’eleganza antica con uno strano accento argentino e un’ossessione per i versi di Tiziano Ferro. Dice di essere l’Arcangelo Gabriele (interpretato da un convincente Fabio Balsamo) e vorrebbe annunciarle la nascita di un figlio. Ma Marta, che non è così sicura di volere quel “dono”, chiede del tempo per pensarci. Due settimane in cui finiranno per vivere insieme e in cui la donna proverà a capire cosa vuole per il suo futuro.

Serena Rossi e Fabio Balsamo in una scena di Beata Te. Photocredit: Luisa Carcavale

C’è un passaggio nel film in cui l’Arcangelo Gabriele si domanda che bisogno ci sia di fare remake e quale sia il problema di scrivere cose nuove. Beata Te, tratto sì da un testo teatrale ma ampiamente rivisitato per il cinema, è la riprova che un’idea originale e una scrittura attenta possono davvero fare la differenza. Di commedie italiane ne vengono prodotte a decine ma raramente il risultato è soddisfacente. Beate Te è una delle eccezioni. Il merito è anche di un cast di attori davvero in parte, in primis Serena Rossi e Fabio Balsamo (ma non possiamo non citare Lorenzo Renzi che in una manciata di minuti regala un personaggio memorabile), e della regia di Paola Randi. Dallo sguardo attento ed ironico, la regista si è circondata di un gruppo di collaboratori – Elisabetta Zanini alle scenografie, Isabella Riza ai costumi, Valerio Azzali alla fotografia, Giordano Corapi alle musiche e Paolo Turla al montaggio – con i quali ha dato vita a un film senza note stonate.

Una scena del film. Photocredit: Luisa Carcavale

Ricco di riferimenti cinematografici che dalla commedia americana arrivano fino al western nostrano, Beata Te – con una seconda parte a nostro avviso più riuscita – ha una sua identità visiva e narrativa dai tratti favolistici (e in questo le musiche originali aiutano molto) che sfrutta benissimo le location ed esalta proprio quella componente fiabesca di una Roma dalla bellezza folgorante. E con una leggerezza mai superficiale prende di petto tematiche attualissime e senza tempo che vedono al centro la donna e il suo corpo. In un momento storico in cui, da un lato, una nuova ondata di femminismo ha portato a scardinare determinati tabù e in cui, dall’altro, la donna è oggetto di violenze inaudite e perdita di ogni diritto (dall’Iran all’Afghanistan arrivano notizie sconcertanti e orribili), un film come Beata Te rivendica la nostra libertà assoluta.

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Serena Rossi e Lorenzo Renzi in Beata Te. Photocredit: Luisa Carcavale

Quella che ci viene negata da leggi contro l’aborto, da discriminazioni lavorative, da pressioni sociali e dalla cancellazione di diritti basici. Anche una commedia, tra una risata di gusto e l’altra, può installare un seme di riflessione in chi guarda. Beata Te ci ricorda che possiamo e dobbiamo decidere solo per noi stesse, lasciando che quel rumore di sottofondo fatto di commenti non richiesti, dubbi ed ansie si faccia sempre più flebile. Nella speranza che questa libertà di scelta possa essere estesa a tutte le ragazze e donne del mondo.

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La video intervista per Beata Te è a cura di Manuela Santacatterina:

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VIDEO | Beata Te: Paola Randi e Lisa Nur Sultan raccontano il film

Serena Rossi e Fabio Balsamo

VIDEO | Beata Te: Serena Rossi e Fabio Balsamo raccontano il film