MILANO – «Franz, però devi attivare l’audio». «Grazie». «Adesso Ale è sparito. Ma che connessione ha?». Bastano pochi minuti e anche una conferenza stampa via Zoom con Ale & Franz diventa quasi una sorta di pièce 2.0, un trattato sull’incomunicabilità nell’era digitale. «Beh, questo nuovo programma è un po’ Ale e Franz 2.0, posso dirlo?», precisa Franz, al secolo Francesco Villa, che con il signore che appare e scompare dalla finestrella Zoom, Alessandro Besentini, ha condiviso ventisei anni di carriera. «E adesso ripartiamo con una sfida che ci rappresenta, un nuovo programma in cui cerchiamo di osare». Il programma è Fuori Tema, in onda su Rai Due ogni martedì in seconda serata per otto puntate, show ambizioso in cui la coppia mescola gag e musica, Rolling Stones, improvvisazione e tormentoni.

IL PROGRAMMA – «Partiamo da qui, da un nuovo programma in cui abbiamo deciso di sperimentare, scrivendo cose che la nostra maturità ci permette di fare oggi, dopo una carriera così lunga. C’è tanto materiale nuovo, ma anche una cura particolare per costumi, regia, fotografia. E poi abbiamo musica dal vivo, ospiti, insomma un mix di tante cose che ci rappresentano e che però sono anche diverse da quello che siamo stati. La panchina? No, non c’è, perché il desiderio è andare avanti, anche come segno di rispetto verso il nostro pubblico».

LA CARRIERA – «A ventisei anni dal nostro debutto è bello ritrovarsi qui, con un progetto importante sulla RAI in cui anche tecnicamente c’è un’attenzione quasi cinematografica al dettaglio,. Si passa dallo sketch a situazione simil fiction o serie, perché abbiamo sperimentato anche nella sperimentazione. Senza dubbio è uno dei progetto di cui siamo più contenti e sicuramente Fuori Tema è la cosa più bella fatta da noi in televisione. Gli ospiti? Avremo Michele Bravi, Simone Cristicchi, Anastasio, Frankie Hi-Nrg, Peppe Servillo…».

I RIFERIMENTI – «Franz ha in salotto una foto di Stanlio e Ollio seduti sulla panchina, io invece qualche mese fa ho fatto vedere ai miei nipoti un film dei fratelli Marx. Dovevate vedere come ridevano. La comicità non ha età, non ha tempo. Se una cosa ti fa ridere, ridi e basta, senza retropensieri. I Monty Pyhton? Non sono un riferimento diretto, ma fanno parte del nostro bagaglio culturale. Ancora oggi rimangono una cosa altissima, un divertimento, un godimento incredibile. Io mi diverto sempre anche guardando cose vecchie, non mi stanco mai».

IL LOCKDOWN – «Il blocco dei teatri ci ha creato parecchi problemi visto che noi siamo sempre stati abituati a fare tournée molto lunghe, anche di 160 spettacoli l’anno. Tuttavia abbiamo usato il lockdown e il momento di pausa dovuto alla pandemia per scrivere e farci trovare pronti a ripartire in autunno. Speriamo bene. Il cinema? Chissà. Qualcosa abbiamo già nel cassetto, abbiamo anche realizzato un progetto con Gabriele Salvatores la scorsa estate. Vedremo».

IL SEGRETO – «Il nostro segreto? Ci ha tenuto unito la voglia di avere sempre qualcosa da dire. Non siamo mai andati avanti per inerzia. Per questo Fuori Tema arriva nel momento giusto, serve per continuare il percorso intrapreso. La scrittura per noi è sempre stata fondamentale: ricordiamo ancora la prima volta che abbiamo cominciato, quando, poco più che ventenni ci dicemmo: “Se non riusciamo a scrivere niente questa sera, allora vuol dire che questo mestiere non fa proprio per noi». Diciamo che è andata bene…».
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