in

Addio, Roy Batty | Rutger Hauer e quella frase che fece la storia

Si è spento a 75 anni l’attore olandese. Più di 150 film e un ruolo divenuto un cult assoluto

Tra i primi a rendergli omaggio è stato Guillermo del Toro su Twitter. Rutger Hauer si è spento a 75 anni il 19 luglio, nella sua casa in Olanda, come riporta solo adesso il suo agente, Steve Kenis. Più di centocinquanta film, e una carriera partita da lontano, diretto per la prima volta da un altro olandese come lui, Paul Verhoeven, in Fiore di Carne.

Rutger Hauer in Fioredi Carne. Era il 1973

E, dagli anni Settanta, è stato poi diretto dai grandissimi: Sam Peckinpah, Phillip Noyce, da Lina Wertmüller in Una Notte di Chiaro di Luna e da Ermanno Olmi ne La Leggenda del Santo Bevitore, ancora dall’amico Paul Verhoeven, finendo poi, recentemente, in Batman Begins di Christopher Nolan, in Sin City di Robert Rodriguez e, proprio pochi mesi fa, lo abbiamo visto ne I Fratelli Sisters di Jacques Audiard. Ma, ovviamente, resta impressa nella memoria di tutti quella frase scandita sul finale di Blade Runner di Ridley Scott.

Rutger Hauer è Roy Batty in Blade Runner

Lì, davanti ad Harrison Ford, sotto la pioggia incessante di una Los Angeles distopica, Rutger Hauer scrisse uno dei momenti più alti del cinema, pronunciando una sorta di preghiera post-apocalittica. “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire”. E sì, riascoltata adesso, fa un certo effetto.

Lascia un Commento

Il trailer della settimana | Jojo Rabbit di Taika Waititi

Elle Fanning

Elle Fanning: «Da Cannes a Teen Spirit, c’è bisogno di ragazzi che facciano film»