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A Quiet Place | La storia, i mostri, il sequel: genesi di un cult moderno

In attesa del secondo capitolo, (ri)scopriamo i segreti del film con John Krasinski ed Emily Blunt

Emily Blunt nel banner di A Quiet Place
Emily Blunt nel banner di A Quiet Place

ROMA – Una famiglia, il linguaggio dei segni e un’apocalisse che ha decimato il genere umano. Terrorizzare con il silenzio, spaventare senza mai mostrare, far porre domande che, forse, verranno rivelate nell’atteso sequel. A Quiet Place (volete rivederlo? Lo trovate qui su CHILI), diretto e interpretato da John Krasinski (la sua seconda regia, dopo The Hollars), è stata una delle sorprese degli ultimi anni, creando attorno a sé un passaparola che lo ha portato ad essere un successo anche al box office. Così, prima di ritrovare la famiglia Abbott nel secondo capitolo – dove ritroveremo Emily Blunt, Noah Jupe e le new entry, Cillian Murphy e Djimon Hounsou – facciamo un passo indietro, per capire come è nato il film.

John Krasinski ed Emily Blunt sul set di A Quite Place
John Krasinski ed Emily Blunt sul set di A Quiet Place

Infatti, è interessante scoprire che l’ispirazione, arrivata a Krasinski e agli altri due sceneggiatori, Scott Beck e Bryan Woods, è arrivata da molto lontano. Beck e Woods, sono cresciuti insieme in Iowa e, prendendo spunto dai film muti visti al college, hanno iniziato a scrivere quella trama che avrebbe poi generato A Quiet Place. Non solo, hanno usato come cornice i luoghi con cui sono cresciuti, quei sconfinati terreni di campagna, dove i silos di grano erano il rifugio perfetto (ma pericoloso) nei lunghi e torridi pomeriggi estivi. Lo script, arrivo a Krasinki nel 2017: venne colpito dal senso di protezione che avevano gli Abbott verso i propri figli, a pochi mesi dalla nascita del suo secondo genito.

Krasinski in uno dei silos del film
Krasinski in uno dei silos del film

Parte del budget di “appena” 17 milioni (solo in USA ne ha incassati 50 il primo week-end…) è stato speso dalla produzione per l’acquisto di venti tonnellate di mais, poi fatto crescere nella contea di Beacon, nello stato di New York. Altre riprese si sono poi svolte sul The Springtown Truss Bridge, sulla Wallkill Valley Rail Trail di New Paltz. Per quando riguarda le creature – che a quanto trapela vedremo molto di più nel sequel – sono state ideate dallo scenografo Jeffrey Beecroft, con la supervisione di Scott Farrar. Krasinki voleva che fossero evolute e umanoidi, con richiami ai serpenti e ai pipistrelli, dando poi loro la pelle nera delle mummie.

Una scena di A Quite Place 2
Una scena di A Quiet Place 2

E da A Quiet Place 2 cosa dobbiamo aspettarci? Il trailer mostrato durante il Super Bowl ha scatentato i fan, soprattutto per la presenza di John Krasinski. Come detto, molto probabilmente vedremo molto di più le creature (ma per averne certezza l’apputamento è al cinema dal 19 marzo), ma scopriremo anche che non sono gli unici mostri a minacciare gli Abbott, ancora alle prese con una disperata sopravvivenza. Alla regia ritroviamo Krasinki (così come le musiche sono ancora composte da Marco Beltrami) che ha promesso di esploare e arricchire ancora di più l’universo silenzioso e sconvolgente di un cult moderno.

Qui potete vedere il trailer di A Quiet Place 2:

 

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