ROMA – L’elezione di Trump, i disastri di Valencia, Elon Musk? Il presente è il futuro? Forse. Eccoci nel 2073 quando le peggiori paure si sono avverate. I droni di sorveglianza riempiono il cielo e la polizia vaga per le strade, mentre i sopravvissuti si nascondono, lottando per un’esistenza libera. In 2073 – Ultima chiamata, Asif Kapadia – conosciuto e amato per documentari come Amy, Senna e Maradona – ci trasporta in un futuro prefigurato dal presente. Samantha Morton è una sopravvissuta assediata da visioni del passato, un passato che è il presente, visualizzato attraverso filmati che collegano le attuali crisi di autoritarismo, big tech incontrollata, disuguaglianza e cambiamento climatico. 2073 è una visione di un futuro distopico che potrebbe essere il nostro. Dopo il passaggio a Venezia, il film sarà in sala il 16, 17 e 18 giugno con Filmclub Distribuzione.
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