NEW YORK – L’emblematico Sunshine Cinema ha chiuso i botteghini per sempre, qualche settimana fa. Il cinema newyorchese dedicato alla proiezione di film indipendenti e stranieri, situato nel Lower East Side, è stato comprato a poco più di trentuno milioni di dollari per essere convertito poi in uffici. Per oltre un secolo dalla sua apertura, nel 1909, è stato un’istituzione del quartiere, prima come chiesa, poi come club di atletica, e successivamente come punto di attrazione per centinaia di visitatori al giorno con i suoi spettacoli yiddish e film avant-garde.

La scomparsa del cinema su Houston Street è l’ultima di una serie di chiusure qui a New York, poiché i cinema continuano la battaglia per rimanere rilevanti nell’era di Netflix, Hulu e Amazon. Il Sunshine Cinema, gestito dalla catena Landmark Theatres, è diventato popolare tra i vicini e gli appassionati per la distinta selezione di film, l’emblematica facciata in mattoni color miele e le sedute da stadio. Tra gli attori e registi che hanno sostenuto il cinema, Tom Wiseau, regista di The Room, ha partecipato anche a tre proiezioni dello stesso The Room – rilanciato da The Disaster Artist di James Franco – per ribadire l’importanza di cinema che proiettano film indipendenti.

Spesso si dimentica il ruolo che il cinema indipendente gioca nell’espandere il pensiero, le opinioni e l’empatia per gli esseri umani. I cineasti non hanno l’obbligo morale di creare film socialmente consapevoli e che inducano l’empatia, il loro unico obbligo è quello di intrattenere, tuttavia il grande cinema ti costringe a pensare in modo diverso. Negli ultimi anni Hollywood è diventata più interessata alla creazione di film che tentano questa impresa, e si è cominciato a celebrare e finanziare registi indie che prima venivano snobbati perché le loro opere avevano difficoltà a generare più di qualche migliaio di dollari al botteghino a causa della mancanza di A-list stars, o per la difficoltà nel trovare una distribuzione.

È un lavoro stimolante, fatto di rischi e scommesse. Questi sono i film che ti mostrano un amore omosessuale nato e cresciuto nella segretezza degli anni Ottanta, come Chiamami col tuo nome, l’equilibrato rapporto interrazziale nonostante le diversità culturali di The Big Sick o che cosa accade in una cittadina quando tua figlia viene assassinata, come descritto in Tre manifesti a Ebbing, Missouri. La bellezza dei film indipendenti è che non devono nulla a nessuno se non al pubblico. Perciò è normale che il Sunshine Cinema rimarrà per sempre nei ricordi di coloro per cui i film indipendenti sono l’unico modo di vedere raccontata la propria storia sul grande schermo.
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