Cronache dal Sundance: la paralisi di Joaquin Phoenix

Tra le molte cose presentate nelle varie sezioni in questi giorni al Sundance, spicca soprattutto Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot in cui Gus Van Sant – al ritorno alla regia dopo il flop de La foresta dei sogni – racconta la storia di un vignettista e fumettista di Portland: John Callahan. Dopo una serata passata a sbronzarsi, Callahan in seguito ad un incidente di macchina rimase tetraplegico all’età di 21 anni. Nonostante la paralisi, imparò però a disegnare, trovando un personale stile colmo di cinismo e umorismo nero. Le sue vignette toccavano temi riguardanti la disabilità fisica e argomenti macabri. Stile grezzo, ma profondo e spesso criticato per il suo tono politicamente scorretto. Callahan è interpretato da Joaquin Phoenix che torna a lavorare con Van Sant – amico di famiglia dai tempi del fratello River – a più di vent’anni da Da morire, il film che lo lanciò nel 1995. Accanto a Phoenix, un barbuto e poco riconoscibile Jonah Hill, ma ci sono anche Rooney Mara e Jack Black. Il film – prodotto da Amazon Studios e distribuito negli Stati Uniti a partire dall’11 maggio, mentre in Italia uscirà con Adler invece – prende titolo e trama proprio dal libro scritto da Callahan (copertina qui a fianco) in cui il disegnatore mescolava storia personale e feroce sarcasmo. Morto nell’estate del 2010 a nemmeno cinquant’anni a causa di problemi respiratori, Callahan nel 2006 aveva anche inciso un disco, Purple Winos in the Rain, in cui faceva un’apparizione addirittura Tom Waits. Nel film Van Sant ha anche voluto un cameo di altre due musiciste: l’ex leader dei Gossip, Beth Ditto, e Kim Gordon, ex bassista dei Sonic Youth. In attesa di vedere il trailer italiano, ecco il primo trailer di Don’t Worry, in cui Van Sant utilizza magnificamente Isolation, pezzo che John Lennon pubblicò nel 1970 su John Lennon/Plastic Ono Band.