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Mitsuhiro Mihara: «Tofu in Japan, la poesia quotidiana e quei film di Ozu e Fellini…»

Le ispirazioni, il cinema che ama, Tatsuya Fuji: il regista giapponese racconta il suo film

Tofu In Japan
Mitsuhiro Mihara, regista di Tofu In Japan.

MILANO – Un piccolo grande film, una di quelle visioni che in un tempo frettoloso riappacificano con la vita e (forse) aiutano anche a capirne il senso. Tofu in Japan – La ricetta segreta del signor Takano di Mitsuhiro Mihara è forse la pellicola natalizia più adatta per il momento storico che viviamo, storia di Takano Tatsuo (Tatsuya Fuji), artigiano appassionato il cui tofu che prepara è considerato il migliore della sua città, Onomichi. Takano gestisce un negozio con la figlia Haru (Aso Kumiko) che vive col padre dopo essersi separata dal marito. Un film che mescola Ozu e perfino Eastwood (come abbiamo scritto nella nostra recensione qui) e che abbiamo chiesto di raccontarci allo stesso Mihara in una corrispondenza via mail tra giapponese e inglese.

Non fatelo arrabbiare: Tatsuya Fuji, protagonista assoluto di Tofu In Japan.

L’ISPIRAZIONE – «L’ispirazione per il film nasce dalla mia vita. Ogni volta che passo per il piccolo vicolo commerciale del quartiere molto presto al mattina, vedo solo un negozio che è già aperto con le luci accese. È proprio un negozio di tofu. Mi sono ispirato a un istinto, l’istinto di realizzare un film osservando la bellezza giapponese di questo lavoro silenzioso, un operare sempre calmo e costante, che si svolge ogni giorno, si ripete, sempre uguale…».

IO & OZU – «Sono molto influenzato da un regista come Ozu, assolutamente. Penso anche alle gioie e ai dolori della vita, radicati nella mia esperienza, e alla piccola felicità che lui sapeva dipingere bene con il suo cinema e con i suoi film. Non a caso Onomichi (città giapponese della prefettura di Hiroshima, che si trova sul litorale del mare di Seto, nda), la location del mio film, è stata anche il palcoscenico di Viaggio a Tokyo, il suo capolavoro del 1953, e sul set c’era molto rispetto per quel luogo e la location è stata scelta appositamente».

Tatsuya Fuji e Aso Kumiko in Tofu In Japan.

IO & TATSUYA – «Tatsuya Fuji? Ho scritto il film pensando proprio a lui perché era l’attore perfetto per il ruolo. È una trilogia che racconta della gente della città che lavora con costanza, e che segue altri due miei film come The Village Album del 2004 (lo trovate su MUBI, nda) e Flavor of Happiness (del 2008). Anche questa volta ho scritto da solo la sceneggiatura  e ho inviato prima la stesura a lui, ancor prima di fissare un budget o altro…».

IO E IL CINEMA ITALIANO – «Ho amato e visto film italiani sin da quando ero studente, e ne sono stato influenzato, senza alcun dubbio. In particolare, amo i film diretti da Federico Fellini, e La Strada è una parte importante della mia vita ancora oggi. Lo sto ancora rivedendo molte volte. I registi che hanno influenzato di più il mio cinema? In ambito giapponese Yuzo Kawashima, in quello asiatico, un autore cinese come Hou Hsiao-hsien, mentre in quello americano dico Clint Eastwood. E poi, come detto, Fellini…».

  • OPINIONI | Ma perché dovreste vedere Tofu In Japan?
  • VIDEO | Qui il trailer del film:

 

 

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