ROMA – Non si può dire che abbia avuto vita facile Futurama. Due cancellazioni nell’arco di venticinque anni di vita seriale. Una da parte della 20th Century Fox, nel 2003, alla fine della quinta stagione, da cui il genio di Matt Groening tirò fuori quattro lungometraggi a completamento degli archi narrativi di Fry, Leela, Bender e l’intera banda – dalla verticalità frutto di una pianificazione praticamente impossibile al giorno d’oggi – di cui uno, Il Colpo Grosso di Bender, talmente ramificato, incisivo e ben scritto che (forse) il Lars Fillmore Twist avrebbe meritato molto di più del piccolo schermo.

E poi ce ne fu un’altra, a opera di Comedy Central, dopo aver riportato in vita la serie nel 2009 dandovi nuovo sviluppo per altre quattro stagioni. Futurama aveva cambiato pelle, restringendo il campo d’azione dalla totalità del Novecento e di un mondo – quello alla fine degli anni Novanta – in fervente attesa del Millennium Bug, alla particolarità delle mode del tempo di messa in onda, e quindi la febbre da iPhone e gli albori del dating online. Dal generale al particolare, dalla nostalgia alla critica sociale, ma non fu abbastanza. Nel 2013 Comedy Central ordinò comunque la cancellazione, ma non rimase di certo a guardare Groening.

Scelse di chiudere la decima – e in quel momento ultima – stagione regalando a Fry e Leela l’agognato happy-ending di un’unione d’amore immortale, senza tempo e fuori dal tempo – anzi – capace di fermarlo il tempo, con il mondo che rimane in sospeso mentre loro procedono insieme. Nel frattempo, il titolo, tredicesima puntata della decima stagione. Un capolavoro. Un finale perfetto insomma, senza sbavature, da cui Groening riuscì perfino a tirare fuori un ultimo speranzoso guizzo di apertura verso tempi diversi, dove forse Futurama avrebbe potuto avere finalmente una nuova e più stabile collocazione distributiva. Quei tempi sono arrivati.

L’acquisizione Disney/Fox – a cui dobbiamo, innanzitutto, l’ingresso degli X-Men e dei Fantastici Quattro nell’MCU (e Deadpool & Wolverine ringrazia) – ha anche il merito di aver permesso la rinascita di Futurama sulla sezione STAR della piattaforma Disney+. E il risultato è quello che tutti, in fondo, sapevamo già. Se all’inizio degli anni Duemila Futurama appariva come un oggetto estraneo, ma di grande fascino artistico, oggi è finalmente approdato nel suo tempo di appartenenza: il secondo decennio degli anni Duemila. Ed è una critica sociale feroce quella di Futurama, cattivissima, forse più di quella de I Simpson dei tempi d’oro.

Dalla cancel culture alle criptovalute, dal binge-watching ai colossi dell’e-commerce, sino alla pandemia, l’identità online e la teoria della simulazione. Ma c’è tempo anche per delle sane e divertenti avventure fantascientifiche in stile Guida Galattica per gli Autostoppisti. Ce n’è per tutti insomma. Futurama è tornato e dopo una formidabile undicesima stagione, ecco la dodicesima, pronta ad allargare i confini di un mondo di cui, sappiamo bene, non possiamo più fare a meno.
- HOT CORN TV | Qui per il trailer di Futurama 12:
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