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Christine | John Carpenter, Stephen King e quella macchina infernale diventata cult

Keith Gordon e Alexandra Paul, La cosa e… Kevin Bacon. Rileggere un film senza tempo

Una Plymouth Fury del '58 al servizio di John Carpenter per Christine - La Macchina Infernale
Una Plymouth Fury del '58 al servizio di John Carpenter per Christine - La Macchina Infernale

ROMA – «Dopo aver letto il romanzo mi resi conto che non era molto spaventoso, ma era qualcosa che dovevo fare in quel momento per la mia carriera» disse John Carpenter a proposito della scelta di realizzare Christine – La macchina infernale. Non lo sentiva suo, non l’aveva pianificato, tanto da concepirlo più come un lavoro che non come un progetto personale, ma non aveva scelta. Il cocente flop commerciale de La cosa – che in quella stagione cinematografica dovette vedersela con Blade Runner e, soprattutto, il mattatore del botteghino E.T. – L’extra-terrestre – spinse la Universal Pictures a rimuoverlo dalla guida di Fenomeni paranormali incontrollabili che uscirà soltanto nel 1984 a firma Mark L. Lester, dopo che Carpenter guidò il progetto fino alle pendici d’inizio lavorazione.

Keith Gordon in una scena di Christine - La macchina infernale
Keith Gordon in una scena di Christine – La macchina infernale

Parallelamente l’executive Richard Kobritz, dopo la miniserie televisiva Le notti di Salem da lui prodotta, entrò in confidenza con l’autore del romanzo originario Stephen King il quale gli propose di acquistare in anteprima i diritti di due romanzi ancora inediti. Uno era Cujo – da lui definito: «Un romanzo sciocco» – anche lui al cinema nel 1983 per la regia di Lewis Teague, l’altro proprio Christine, di cui non esitò ad acquistare i diritti di utilizzazione economica dopo una lettura veloce che lo avvolse totalmente: «Christine? Una celebrazione dell’ossessione americana per l’automobile». E non un’automobile a caso: una Plymouth Fury del ’58. Scelta da King per una ragione ben precisa: «Volevo che Christine fosse un’auto dimenticata. Non volevo che fosse un’auto già legata a una leggenda come la Ford Thunderbird degli anni Cinquanta».

Christine - La macchina infernale fu presentato in terra statunitense il 9 dicembre 1983
Christine – La macchina infernale fu presentato in terra statunitense il 9 dicembre 1983

Il risultato fu proprio che, all’indomani di quel 9 dicembre 1983 che lo vide distribuito nelle sale statunitensi, Christine rilanciò il mito della Plymouth Fury esattamente come farà poi Ritorno al futuro (qui per il nostro Longform) con l’avveniristica DeLorean dmc 12 passata rapidamente dallo status di peggiore automobile mai realizzata a ricercato oggetto di culto. Circa il 15% del budget messo in dote dalla Columbia Pictures (10 milioni di dollari) fu destinato alle Plymouth Fury. Per Christine furono utilizzate diciassette copie dell’auto infernale combinando ben ventiquattro modelli destinati allo sfasciacarrozze di Plymouth Fury, oltre che alcuni modelli di Plymouth Belvedere e Plymouth Savoy. Alla lavorazione ne resisteranno appena due su diciassette, di cui una ancora oggi gelosamente custodita da Bill Gibson di Pensacola, Florida.

Alexandra Paul in un momento del film
Alexandra Paul in un momento del film

Tornando alla pre-produzione, per Kobritz l’unico e solo regista che avrebbe potuto portare alla luce Christine era John Carpenter. Un ritorno visto che i due lavorarono assieme nel 1978 per il film televisivo Pericolo in agguato realizzato all’indomani del clamoroso successo di Halloween – La notte delle streghe. Come volto-e-corpo di Arnie Cunningham la prima scelta corrispose a Scott Baio la cui popolarità era alle stelle tra Happy Days e lo spin-off Jenny e Chachi. Di parere contrario la Columbia che preferì puntare i fari su giovani di talento relativamente noti. Quel qualcuno sarebbe potuto essere Kevin Bacon che tuttavia rinunciò alla parte dopo che la Paramount Pictures scelse lui come protagonista assoluto di Footloose. Infine proprio Keith Gordon su cui Carpenter cucì addosso un arco di trasformazione da manuale sullo sfondo di un’infernale e originale coming-of-age nostalgico.

Anche Harry Dean Stanton nel cast di Christine
Anche Harry Dean Stanton nel cast

Fu di Gordon in accordo con il costumista Darryl Levine l’intuizione dell’evoluzione morfologico-cromatica di Arnie in funzione della trasformazione caratteriale al centro di Christine che lo vede evolvere da docile e passivo, vittima di bullismo e rifiuti, ad attivo e intraprendente, infine aggressivo e violento in una possessione psicopatica mascherata da senso di sicurezza. Accanto a lui una giovanissima Alexandra Paul (Stephanie Holden di Baywatch) come Leigh Cabot che ebbe la meglio sulla decisamente più quotata Brooke Shields. Sul set si presentò con sua sorella gemella Caroline, tanto da far esclamare a Carpenter: «Era come Invasione degli Ultracorpi, Alexandra e il suo automa», solo che Caroline si sostituì per davvero ad Alexandra in alcune occasioni, girando delle scene al suo posto. In ogni caso un’esperienza decisamente strana per Carpenter che scelse perfino di non presentarsi alla prima mondiale.

Nei cinema italiani Christine fu distribuito l'1 marzo 1984
Nei cinema italiani Christine fu distribuito l’1 marzo 1984

Si scoprì superstizioso dopo la traumatica esperienza con La cosa: «Ormai ho imparato che quando vado alle premiere accade sempre qualcosa di brutto». Non andrà così e non tanto per i 21 milioni di dollari nel solo mercato statunitense, o la narrazione dello script di Bill Phillips a metà tra Duel (qui per il nostro Longform) e La macchina nera, ma per quel solido retaggio che lo vede – pur come un Carpenter-minore – film straordinario, giocoso, mitologico, citato praticamente ovunque tra Malcolm in the Middle e Futurama passando per L’occhio del gatto e Ritorno alla quarta dimensione. Lo stesso Carpenter ne ha riequilibrato il giudizio negli anni: «È stato un film divertente da realizzare e facile, niente di difficile, ha funzionato bene» e a volte basta questo per entrare nel cuore degli spettatori.

  • LONGFORM | La Cosa, i quarant’anni della paranoia aliena di Carpenter
  • FRESHLY POPPED | Da Duel a Christine, i 10 veicoli più spaventosi sullo schermo
  • LONGFORM | 1997: Fuga da New York, Carpenter, Kurt Russell e il Neuromante

Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

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