MILANO – Dai teatri di Napoli alla commedia di grande qualità, passando per la televisione e il sodalizio con Vincenzo Salemme, iniziato nel 1992. Ferdinando Paone, in arte Nando Paone, è tra gli attori comici più apprezzati del panorama italiano. Oggi è il protagonista de Il ladro di cardellini (arrivato in streaming su CHILI), diretto da Carlo Luglio e distribuito da Bronx Film. Una commedia ambientata nel sud Italia, tra la caccia ai cardellini e un uomo in cerca della libertà, per la quale è stato insignito del premio come Miglior Attore al Festival della commedia di Montecarlo. Abbiamo contattato l’attore per parlare del film, tra la caccia ai cardellini e le energie del sovrannaturale, e delle sue ispirazioni, tra la commedia in Italia e le difficoltà del cinema.
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PASQUALE – «Tutti i personaggi, e in particolare Pasquale, sono un po’ l’allegoria dell’uccello in cattività, come i cardellini. Ciascuno vive con le proprie problematiche, con le proprie debolezze e Pasquale in particolare lo vediamo ancora innamorato della moglie defunta tanto da parlarci. È preso dalla smania del gioco compulsivo, ha questa figlia che lo incatena per cui vive con profondi sensi di colpa. E quindi è un uccello in gabbia e guarda caso la scoperta dell’amore, o quanto meno del fatto di sentirsi amato, accettato, da questa badante che si mette in casa, gli fa scoprire la libertà e alla fine, non lo spoileriamo il finale, ma alla fine si compenetra talmente nello spirito del cardellino che metaforicamente vola. Diventa un uomo libero».

I CARDELLINI – «È uno spaccato di realtà, tant’è vero che Carlo Luglio anni fa fece un documentario su questa realtà. Perché il cardellino è un uccellino, ahimè poverino, molto conteso e ritenuto preziosissimo per il suo canto. Ma subisce anche delle torture, se ne accenna nel film, c’è chi addirittura li acceca. Quindi è una cosa davvero diffusa un po’ in tutta Italia, questo mercato nero di questi uccellini. È una cosa veramente terribile. Quindi sì, è tutto vero».

SPIRITUALE – «Io personalmente mi ritengo una persona molto spirituale. Credo che la spiritualità sia una cosa molto importante e parallelamente credo anche nel sovrannaturale. Non sono un fervente cattolico praticante ma credo molto nella spiritualità e quindi anche a tutto ciò che gravita attorno alla spiritualità, che è un po’ pagana, se vogliamo dire. Sono teorie nelle quali credo, sì. Non le pratico, ma le credo».

LE COMMEDIE – «Io più volte ho definita Il Ladro di Cardellini una commedia alla francese. I francesi ultimamente stanno tirando fuori dei film molto interessanti dove c’è anche la risata ma soprattutto c’è la riflessione, lo struggimento, ci sono le parti melanconiche, addirittura commoventi. E tutti questi ingredienti credo siano nel nostro film. Quindi è una commedia mediterranea come profumi, e d’Oltralpe, a mio parere, proprio per questo spirito un po’ sognatore, un po’ evocativo, che sono caratteristiche molto spesso usate in Francia».

LE ISPIRAZIONI – «Io sono ormai considerato come attore anziano perché sono al mio quarantaquattresimo anno di attività e da sempre io attingo molto dalla commedia dell’arte, per quanto riguarda il teatro, e dai cartoni animati. I miei personaggi leggeri, quelli da commedia, sono ispirati ai personaggi dei cartoni animati. Non uno in particolare. Ho lavorato molto in passato sul mimo, sul corpo, perché ho fatto moltissimi stage da giovane e mi sento molto a mio agio. Quindi i personaggi a cui mi ispiro sono quelli dei cartoon, filtrandoli molto ovviamente».

IL CINEMA OGGI – «Ahimè il cinema, il teatro, lo spettacolo in generale, sono in crisi da sempre. Io non ero ancora nato che era già in crisi. Ma è sempre andato avanti con grande sforzo, con grande coraggio da parte degli artisti. Questa pandemia ci ha completamente atterrati tutti. Io sarò anche polemico ma mi chiedo come mai permettano feste dove si può stare in tante persone, ma invece non si può stare a teatro seppur distanziati. Io sto terminando le riprese della fiction Mina settembre per Rai 1 e siamo tutti tamponati ogni settimana. Quello che si deve fare, si può fare. Però per il futuro dobbiamo essere tutti molto bravi, molto accorti. Sta veramente a noi superarla, lo Stato non può fare nulla contro il virus, una legge non può vincere un virus, siamo noi che dobbiamo combatterlo».
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- Il Ladro di Cardellini: la recensione
Qui il trailer del film:
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