Giocando con il titolo di un cult e ricordandosi di quella Doom Generation datata 1995, Gregg Araki riversa tutto il suo immaginario fluo, sincopato e scorretto, nella nuova Now Apocalypse, serie televisiva diretta dal regista nippo-americano e scritta insieme a Karley Sciortino. Lo show, inedito in Italia ma in onda su Starz negli USA, è prodotta da Steven Soderbergh – ormai sempre più lanciato verso il piccolo schermo – e Gregory Jacobs. Così, in una Los Angeles protagonista assoluta, attraverso i dieci episodi che compongono la prima stagione, andiamo a conoscere Ulysses – nome non casuale, e capiremo presto il motivo – che, insieme ai suoi amici Carly, Severine e Ford, inizia un percorso di fama, sesso e appuntamenti nella Città degli Angeli.

Infatti, come il personaggio omerico, anche l’Ulisse interpretato da Avan Jogia è alle prese con un viaggio nello sconfinato mare d’asfalto di Los Angeles, dove tutto è esagerato, promiscuo e latentemente pericoloso. Perché, scopriremo, Gregg Araki, mette nello show un’abbondante dose di surrealismo, come aveva fatto nella Teenage Apocalypse Trilogy degli Anni Novanta (Totally Fucked, The Doom Generation ed Ectasy Generation).

Così, i temi della libertà sessuale, delle corse in macchina, del proibito e delle tante declinazioni dietro il termine amore, oggi vengono riviste e riscritte. Gli appuntamenti, passano attraverso le app e le notifiche, che suonano e connettono tutta Downtown, mettendo in risalto la potenza narrativa di Los Angeles e della West Coast, protagonista ideale in fatto di serie tv. Tanto che Ulysses, in un turbine psichedelico senza freno, comincerà a domandarsi se, quello che ha intorno, compresi incontri fugaci e sogni mostruosi, non sia altro che una strana e maniaca cospirazione.

E, l’approccio visivo di Araki, vivace e mai banale, raffigura una manciata di ragazzi alle prese con l’età che anticipa “il mondo degli adulti”, mentre bramano sogni e successi a portata di smartphone e relazioni social che, a quanto dice Araki, sono la nuova droga legalizzata per una nuova generazione spinta avanti, indietro e ancora avanti. Dunque, le gioventù scottate degli Anni Novanta, diventano ardenti incubi a occhi aperti, nel quale tutto è dubbio, tutto è interscambiabile. Tutto, è sul procinto di finire. Ecco che il destino, ci suggerisce la serie tv, passando attraverso l’ennesimo letto, è arrivato al capolinea del mondo. In pieno stile Araki.
Qui potete vedere il trailer originale di Now Apocalypse:
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