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«WandaVision, le citazioni e Captain Marvel» | L’intervista a Elizabeth Olsen e Paul Bettany

Il nostro esclusivo incontro (via Zoom) con gli interpreti e gli autori della serie targata Disney+

Elizabeth Olsen è Wanda Maximoff and Paul Bettany è Vision

ROMA – Appuntamento alle 19 in punto, via Zoom. Dalla West Coast all’Italia, per chiacchierare di WandaVision, la serie targata Marvel Studios disponibile in esclusiva su Disney+ dal 15 gennaio. E, collegati con noi di Hot Corn c’erano proprio tutti, a cominciare dai due protagonisti, Elizabeth Olsen e Paul Bettany che, ovviamente, riprendono i ruoli di Wanda Maximoff e Vision. Oltre a loro il resto del cast, Kathryn Hahn e Teyonah Parris, il regista Matt Shakman, la showrunner Jac Schaeffer e il presidente della Marvel Studios Kevin Feige con il suo immancabile cappellino.

L’OMAGGIO – WandaVision è un omaggio alle sitcom Anni Cinquanta e Sessanta. Così, per aggiungere quella tipica atmosfera, il primo episodio è stato girato in uno studio, dal vivo, con il pubblico. «È stato snervante!», ci racconta, sorridendo, Elizabeth Olsen. «C’era molta adrenalina, cambiavamo molte cose, e questo mi ha confuso… L’idea di di avere sia un pubblico sia una macchina da presa. E sono stata grata quando abbiamo poi aggiunto la quarta parete!». Per rimanere il più autentico possibile, il regista Matt Shakman e Kevin Feige hanno incontrato un’icona delle sitcom, Dick Van Dyke. «Ricordo che Kevin e io abbiamo fatto un fantastico pranzo con Dick Van Dyke, e resterà uno dei più grandi pomeriggi della mia vita. Gli abbiamo chiesto: “Qual era il principio alla base del The Dick Van Dyke Show? Perché ha funzionato così bene?” E lui ha detto: «Se non potesse accadere nella vita reale, non potrebbe succedere nello show!», ci ha detto Shakman.

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Da un’epoca all’altra…

VISION – Paul Bettany ed Elizabeth Olsen dimostrano, nella serie, una spiccata verve comica: «C’è molta comicità fisica all’inizio», ha detto Paul Bettany, «Fortunatamente, quando poi arriviamo negli Anni ’90, le mie sembianze sono così ridicole che non mi sono sforzato troppo per far ridere… Vision? Lui è sempre stato qualcos’altro. È JARVIS, in parte è Ultron, in parte è Tony Stark. Ed è onnipotente, anche se è ingenuo. Mi sono reso conto di averci messo, nel personaggio, un po’ di Dick van Dyke e un po’ di Hugh Laurie. E poi Vision esiste per Wanda…».

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Una scena della serie

WANDA – Puntata dopo puntata la serie cambia e, con lei, i personaggi. Dunque, Elizabeth Olsen ci ha spiegato come ha lavorato su Wanda Maximoff. «Il modo in cui le donne si muovono nel corso dei decenni cambia in base a ciò che la società vuole da loro. Jac Schaeffer ha scritto sull’evoluzione della donna negli Anni Settanta, ma le buone maniere erano certamente presenti in ogni decennio. Come descriverei io la serie? Beh, una sitcom familiare con due persone che cercano di adattarsi e non far scoprire la loro diversità».

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A colori

LA PRODUZIONE – «Abbiamo guardato un sacco di vecchi episodi televisivi e discusso di come cambia la commedia. L’approccio alla commedia negli anni ’50, ’60 e ’70 è diverso. E come ha detto Lizzie (Elizabeth Olsen, ndr.), lavorando di fronte a questo pubblico live WandaVision si aggiunge al filone», ha continuato Shakman. «Lucille Ball, I Love Lucy, Dick Van Dyke… In queste serie puoi sentire l’energia di quelle performance, proprio perché c’è stato un lavoro con il pubblico. E poi quando vedi gli spettacoli degli anni ’60 come Vita da strega o I Dream of Jeannie ti accorgi che sono più cinematografici, infatti la traccia delle risate è preconfezionata e introdotta, e cambia l’energia, l’approccio e lo stile».

COMFORT ZONE – «Le sitcom famigliari significavano molto per noi, per quanto datate e sciocche possano sembrare, sono una comfort zone. Questo è stato il fattore principale dietro l’ispirazione comica della nostra serie rispetto a ciò che ci ha portato a mettere insieme queste idee», ha detto Kevin Feige ad Hot Corn. «La citazione a Full House? Beh, non avevo pensato che in quello show ci fossero le sorelle di Elizabeth (Mary-Kate e Ashley Olsen, ndr.), finché non mi sono ritrovato nella stanza degli sceneggiatori con le foto di Full House sul muro e ho detto “Oh, giusto!”».

Matt Shakman sul set con Elizabeth Olsen e Paul Bettany
Matt Shakman sul set con Elizabeth Olsen e Paul Bettany

IL MCU – Nonostante le citazioni vintage, WandaVision è ambientato nell’MCU. Così, i vari Easter Eggs, sono sparsi nei folgoranti spot pubblicitari che intervallano gli episodi. Infatti i Marvel Studios hanno inserito delle pubblicità, latentemente oscure, con brevi accenni a una presenza malvagia. «Altre verità in WandaVision iniziano a trapelare poco a poco, e queste pubblicità sono stata un’idea di base», dice Feige. «Se questa è la primissima produzione del MCU che si sta guardando, si ha l’impressione che siano solo strane versioni di spot Anni ’50 o ’60, e che bisogna continuare a guardare la serie per capire meglio cosa sia l’Hydra. Ma se hai guardato i film, si è in grado collegare ciò che questi spot significano all’interno dell’Universo Marvel».

CAPTAIN MARVEL! – L’ultima volta che abbiamo visto il personaggio Monica Rambeau era solo una bambina, in Captain Marvel. Quella ragazzina ora è adulta (interpretata qui da Teyonah Parris, ma la rivedremo anche in Captain Marvel 2) ed è in qualche modo legata al mondo di WandaVision. «Nel corso dello spettacolo, scopriamo cosa ha combinato, e quello che le è successo dopo il 1995», ha detto Parris accennando a qualcosa di più dettagliato, ma senza fare spoiler. «E come se fosse cresciuta… o evoluta. Diciamo che capiamo meglio cosa ha visto Monica dopo la prima apparizione nel MCU, e che l’hanno in qualche modo plasmata».

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Teyonah Parris è Monica Rambeau i

KATHRYN HAN – Nel cast di WandaVision c’è anche una splendida ed estrosa interprete come Kathryn Hahn, ovvero Agnes, la vicina ficcanaso dal passato misterioso. «In tutte queste sitcom classiche, c’è sempre quella persona che sfonda le porte e si siede sul divano, ma non si sa molto di lei», ha detto Hahn. «E il mio personaggio, in parte, si appoggia proprio su questo senso misterioso…».

Kathryn Hahn è Agnes
Kathryn Hahn è Agnes

IN ESPANSIONE – «Una serie così prepara al nuovo e al diverso», ha spiegato Kevin Feige. «Spero che tutti i nostri film abbiano sottolineato questo concetto, ma certamente Disney+ ci ha permesso di espandere in modo creativo quello che facciamo. Il piano originale era che Falcon & Winter Soldier avrebbe dovuto debuttare l’anno scorso, seguito appunto da WandaVision. Avere un piano a lungo termine ci da la capacità di mescolare le idee in caso di necessità. Non sto dicendo che eravamo preparati per una pandemia globale, non lo eravamo… Ma l’imprevisto ha spesso aiutato i Marvel Studios. Come in questo caso, perché la serie è audace e diversa. E come ho detto prima, è qualcosa che puoi vedere solo su un Disney+, così come abbiamo prodotti che potrai vedere solo nei cinema, inizialmente. WandaVision è concepita per essere vista settimana dopo settimana in tv, il che per noi è assolutamente caratterizzante».

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