MILANO – Come si supera una perdita? Come si convive con il lutto? L’unico modo è abbracciare quel dolore e lasciarsi trasportare dalle sue ondate. Ce lo ricorda Jill Soloway nell’atto finale (e musicale) della sua creatura televisiva: Transparent. Con le accuse mosse contro Jeffrey Tambor, accusato di molestie sessuali, la showrunner ha preso una decisione drastica, quella cioè di “uccidere” il personaggio di Maura/Mort. Una scelta che, inevitabilmente, ha portato al bisogno di reinventare un futuro per gli altri personaggi della serie di Prime Video. E per farlo ha scelto il musical. Quasi due ore in cui i Pfefferman fanno i conti con loro stessi e l’assenza improvvisa di una figura emotivamente ingombrante quanto polarizzante.
Una serie che al suo debutto – era il 2014 – segnò una vera rivoluzione nel mondo della serialità raccontando la transizione di Mort, professore di scienze politiche in pensione e padre di tre figli, in Maura, donna di mezz’età alla ricerca di un suo equilibrio. Un protagonista transgender, dunque, che ha anticipato e aperto la strada – insieme a show come Looking, Orange Is The New Black, Sense 8 o Pose – a personaggi LGBT raccontandoli da una prospettiva differente e senza intrappolarli in stereotipi. Una storia quella di Transparent (doppiamente) ispirata alla vita della Soloway. Da un lato suo padre, nel 2011, rivelò alla famiglia di essere un transgender e la stessa autrice, tra la realizzazione della prima e seconda stagione, ha scelto di definirsi con il non-binay gender.
Tutte tematiche che, insieme a traumi vari, dipendenze e riflessione sull’ebraismo, sono state scandagliate in Transparent. Merito di una famiglia allargata e caotica come tante che, in più, ha permesso di parlare dell’identità di genere e minoranze in un periodo storico in cui, parallelamente ai tanti traguardi raggiunti, si sono moltiplicati i crimini d’odio. E dato che la cifra della serie è sempre stata quella di osare, allora perché non congedarci dai Pfefferman con un musical? Colorato, esagerato, drammatico, (auto)ironico ed esilarante come i suoi protagonisti. «Abbiamo oltrepassato il limite» intonano durante il loro numero finale, il Gioiacausto, «una reazione uguale e contraria all’Olocausto». Un inno alla gioia e alla vita mentre si dice arrivederci a chi si è amato.
- Qui potete vedere il trailer di Transparent – Musical Finale:
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