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Oliver Stark: «911, la pandemia e una serie che racconta gli eroi quotidiani»

Uno dei protagonisti ci racconta in esclusiva i segreti dietro lo show. Lo trovate su STAR di Disney+

Oliver Stark
Oliver Stark

ROMA – Gli eroi, quelli veri. Il set, con Angela Bassett e Jennifer Love Hewitt. E la pandemia, che non poteva non influenzare l’ultima stagione di 911, show creato da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear. Di questo – e di molto altro – ci ha raccontato via Zoom Oliver Stark, che nella serie interpreta Evan “Buck” Buckley, ex soldato diventato poi pompiere, prestando servizio in una stazione di Los Angeles. E, a proposito di 911, disponibile nella sezione STAR di Disney +, Oliver ci ha detto che «Ogni episodio può farti sorridere o può farti piangere. Tutto in una sola ora. È come trovare il mood migliore che vada bene per te».

Oliver, il tuo Buck è un vero eroe.

«Le similitudini tra me e Buck sono aumentate perché ho passato talmente tanto tempo a interpretarlo che ormai gli somiglio. Mi piace pensare di essere diventato più coraggioso da quando lo interpreto. Credo sia un eroe anche quando mostra il suo comportamento più spericolato, perché lo ha sempre fatto con le intenzioni di aiutare le persone. Finché sarà questo a muoverlo lui andrà nella giusta direzione. Lo abbiamo visto crescere e maturare, e più va avanti verso questa crescita più capirà la linea che separa l’aiutare le persone dalla sofferenza».

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Oliver Stark è Evan “Buck” Buckley

Uno dei tanti eroi protagonisti in questa lunga pandemia.

«Con la pandemia è più importante che mai raccontare queste persone e il loro lavoro. Credo che le luci su di esssi non siano mai state così accese come in questo momento. Sono più che meritate. Per rendergli omaggio abbiamo mostrato il loro lato umano. La crisi sanitaria è una cosa difficile per tutti, ancor di più per queste persone che ogni giorno affrontano il pericolo e si gettano in situazioni pericolose per aiutare gli altri. Credo che abbiamo la responsabilità di puntare l’attenzione su di loro».

E infatti lo show riflette molto la realtà.

«È importante per le serie televisive rispecchiare il mondo in cui viviamo. Creare un diversivo dalla realtà ma anche rifletterla. La cosa intelligente che abbiamo fatto non era incentrare ogni nuovo episodio sul Covid, ma in un mondo in cui c’è il Covid. Ad esempio se corriamo in una stanza del pronto soccorso gli operatori sanitari hanno la mascherina. È il mondo che ci circonda ma è sempre il mondo di 911».

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Una scena di 911

Per il ruolo hai parlato con dei veri pompieri?

«Sul set abbiamo dei consulenti e che sono dei veri pompieri di Los Angeles. E molto spesso tutti quelli che compaiono nelle inquadrature sono dei veri i pompieri, molti dei quali sono ormai in pensione. Hanno sempre molte storie da raccontarci e ci ricordano quale sia il vero fulcro di questo mestiere. È qualcosa che aggiunge davvero molto alla serie e poter avere la possibilità di parlare con loro è essenziale».

Come si lavoro su un set del genere?

«Lavorare in maniera così costante e con un cast magnifico mi ha permesso di imparare molto. Rispetto a tre anni fa mi sembra di essere una persona completamente differente. Questo significa tanto e sono riconoscente per quello che ho ottenuto. Per esempio: Angela Bassett e Jennifer Love Hewitt sono due attrici e due donne fantastiche, sono delle appassionate lavoratrici con un incredibile talento».

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Oliver Stark e un gatto appena salvato

Che rapporto hai con i fan della serie?

«È divertente perché quando ero ragazzino e cercavo di capire cosa volevo fare della mia vita avevo anche considerato di fare proprio di lavorare per il 911. Mi sono ritrovato più volte a leggere i messaggi di persone che vendendo 911 hanno deciso di diventare pompieri. Trovo sia bellissimo lavorare a qualcosa che ispira la gente a voler aiutare il prossimo».

Qual è la forza di 911?

«La forza dello show credo sia quella di ricordare che quando sei in una posizione di pericolo queste persone correranno verso di te per aiutarti. È una serie piena di speranza specialmente per il mondo in cui viviamo oggi. Abbiamo bisogno di speranza e abbiamo bisogno di sapere che quando le cose si mettono male ci sono degli eroi pronti a correre nel fuoco per noi».

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