LONDRA – Non potete certo dire che noi di Hot Corn non siamo eclettici visto che da una puntata e l’altra della nostra amata rubrica Io & Il Cinema (trovate tutte le puntate qui) riusciamo a passare con disinvoltura (più o meno) da un musicista di nuova generazione come Carl Brave (che potete leggere qui) a un grande autore francese come Bruno Dumont, che ha appena finito di girare Par un demi-clair matin con Lea Seydoux e Benjamin Biolay, mentre potete recuperare in streaming il suo Ma Loute. Lo abbiamo incontrato qui a Londra e ha risposto alle nostre domande in maniera decisamente originale con qualche consiglio affatto banale…
IL PRIMO FILM CHE MI HA FOLGORATO – «Dunque, vediamo: questa domanda è piuttosto facile perché ovviamente è una di quelle visioni che non si dimenticano più: L’Or des mers, un film del 1931 diretto da Jean Epstein. Epstein era un regista degli anni Venti che filmava la gente in Bretagna e seguiva la vita ordinaria delle persone, dei pescatori. Un film molto, molto semplice, ma meraviglioso».
IL FILM CHE RIVEDREI ALL’INFINITO – «Anche qui ho la risposta abbastanza facile: è una pellicola diretta nel 1968 da Jean-Luc Godard che si chiama Sympathy for the Devil (lo trovate in streaming qui, nda) spesso chiamato da qualcuno anche One Plus One. In pratica è una sessione di registrazione dei Rolling Stones a Londra, chiusi in uno studio, registrata sequenza dopo sequenza. Che dire? Favoloso, semplicemente favoloso».
IL MIO GUILTY PLEASURE – «Non ne ho, perché onestamente non capisco molto questa cosa dei guilty pleasure: se una cosa mi piace, mi piace e basta, non devo sentirmi in colpa. Passo. La mia colonna sonora preferita? Dunque, vediamo: dico quella di Cronaca di Anna Magdalena Bach, film del 1967 diretto da Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, basato sulle lettere di Bach. Gustav Leonhardt interpreta Bach. Consiglio anche Giovanna d’Arco di Cecil B. DeMille».
LA SCENA CHE MI COMMUOVE OGNI VOLTA – «Per rispondere a questa domanda devo probabilmente ritornare indietro, alla mia prima risposta: in L’Or des mers, c’è un’attrice non professionista scelta da Epstein in Bretagna tra le comparse del luogo che è davvero eccezionale. Riesce a esprimere infinite emozioni ed in fatto di recitazione è commovente, davvero commovente…».
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