Manuela Santacatterina ROMA – Ricordate la cerimonia dei Golden Globe del 2020? Il discorso di Joaquin Phoenix sul cambiamento climatico e la battuta sul menù (finalmente) vegano? Oppure l’incoronazione definitiva di Phoebe Waller-Bridge e il suo Fleabag? Sembra passata una vita, lo sappiamo. Dodici mesi in cui il mondo è cambiato ma certi appuntamenti, come i Golden Globe, restano delle costanti. Anche in piena pandemia. Magari vengono solo posticipati di qualche settimana, come per la 78ª edizione dei premi assegnati dai giornalisti dell’Hollywood Foreign Press Association che quest’anno andrà in scena il 1 marzo in una versione ibrida, tra premiazioni in digitale e in presenza. CHILI ha deciso di celebrare i Globes con una vetrina speciale – la trovate qui, divisa in tre sottocategorie: Vincitori e candidati 2020/21, Cinema da tutto il mondo e Grandi premiati – in cui troverete la rivelazione Anya Taylor-Joy candidata per Emma insieme a un classico come Taxi Driver. Noi di Hot Corn abbiamo scelto 5 film da (ri)vedere.
JACKIE – Sette giorni. Solo sette giorni, dopo quei maledetti spari a Dallas in cui John F. Kennedy venne ucciso, per definire non solo l’immagine e l’eredità storica di quel Presidente simbolo di speranza e cambiamento, ma anche come lei stessa sarebbe stata ricordata. Jacqueline Kennedy decise di farlo affidandosi alla penna del giornalista di Life, Theodore H. White, a cui raccontare i giorni in cui lei e il marito erano stati inquilini della Casa Bianca. Pablo Larraín firma il ritratto della First Lady interpretata da una magnifica Natalie Portman, in un film dedicato a una figura emblematica ed enigmatica che è anche una riflessione su fede, Storia, mito e perdita.
- Dove vederlo: Jackie
IL FILO NASCOSTO – Maniaco del controllo, perfezionista, insofferente, ossessionato dal ricordo della madre, Woodcock – un magistrale Daniel Day-Lewis -, stilista della Londra degli anni Cinquanta è uno scapolo convinto che, alla stabilità emotiva, ha preferito compagne intercambiabili. Almeno fino all’incontro con Alma – Vicky Krieps – modesta cameriera che strapperà quei punti saldi di una vita cucita su misura. Paul Thomas Anderson dirige un vero capolavoro in cui l’attenzione al dettaglio, la maestosità dei costumi di Mark Bridges, la potenza della colonna sonora di Jonny Greenwood concorrono a creare un’atmosfera unica in cui la parola è sostituita da fili, orli e ricami che raccontano una storia dall’esterno affascinante ma che, sotto la superficie liscia, nasconde tagli, cuciture e brandelli di stoffa. Tutta la ferocia e l’incanto dell’amore.
- Dove vederlo: Il filo nascosto
FOXCATCHER – Ispirato a fatti realmente accaduti, Foxcatcher racconta l’oscura storia dell’improbabile e tragico rapporto che legava l’eccentrico miliardario John du Pont (Steve Carell, qui in un ruolo drammatico che ha dato inizio a una nuova fase della sua carriera) e due campioni di lotta libera, Mark Schultz (Channing Tatum) e David Schultz (Mark Ruffalo). Bennett Miller, dopo Truman Capote – A Sangue freddo e L’arte di vincere, torna a esplorare temi sociali attraverso ritratti di personaggi realmente esistiti. Un film che parla dell’amore di due fratelli, di fiducia tradita, lealtà, corruzione e delle zone d’ombra che, da sempre, accompagnano potere e ricchezza.
- Dove vederlo: Foxcatcher
VIZIO DI FORMA – Nuovo film consigliato da Hot Corn, nuovo film diretto da Paul Thomas Anderson. Mai sufficientemente citato, Vizio di forma è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Thomas Pynchon in cui il detective Doc Sportello di Joaquin Phoenix si trova invischiato in un’indagine sul tentativo di rapimento di un miliardario che lo porta sull’orlo della pazzia. Tra surfisti, truffatori, tossici, musicisti e strozzini, Vizio di Forma è un viaggio allucinato nella Los Angeles degli Anni Settanta. Un noir surf lisergico, colorato, ironico, stonato che omaggia l’universo narrativo di Pynchon e delizia gli spettatori grazie al suo protagonista, tutto basettoni e cappelli di paglia.
- Dove vederlo: Vizio di forma
IDA – Pawel Pawlikowski, prima di Cold War, ci aveva stupiti con un altro film interamente girato in bianco e nero: Ida. La storia di una giovane orfana nella Polonia degli anni Sessanta, interpretata da Agata Trzebuchowska, cresciuta in un convento dove sta per farsi suora. Ma la novizia, prima di lasciarsi il mondo alle spalle, su suggerimento della Madre Superiora deve passare del tempo con la zia Wanda, sconosciuta sorella della madre. Due mondi opposti che, lentamente, finiranno per incontrasi, tra la scoperta di piccoli piaceri quotidiani e gli orrori di un passato con cui fare i conti. Un film dalla bellezza struggente, in cui la maestria registica si sposa con l’emozione di una storia impossibile da dimenticare
- Dove vederlo: Ida
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