ROMA – Alcune volte, guardando un film o una serie, l’accompagnamento musicale fa semplicemente da sfondo. Altre volte, invece, viene fuori in modo forte e marcato, diventando centrale tanto quanto le immagini. Tra i musicisti che riescono a rendere la musica protagonista, ci sono – senza dubbio – i Mokadelic che, con la soundtrack composta per la serie Romulus, confermano la loro assoluta unicità per quanto riguarda sound, composizioni e sperimentazioni. Così, accade che nello show targato Sky, girato in proto latino, entrano in scena atmosfere post-rock, richiami neo-pischedelici e sfumature elettroniche, enfatizzando le scene dirette da Matteo Rovere, da Michele Alhaique e da Enrico Maria Artale. «Abbiamo sfruttato la musicalità della lingua per la nostra soundtrack. Ci ha influenzato molto e, per la prima volta, abbiamo lavorato in modo totale con l’orchestra unendo suoni classici ad un sound elettronico». Ci hanno raccontato due dei cinque membri del gruppo, Alessio Mecozzi e Alberto Broccatelli (gli altri sono Cristian Marras, Maurizio Mazzenga e Luca Novelli), nella nostra lunga chiacchierata via Zoom, nella quale abbiamo parlato di Romulus, ma anche di Gomorra (altro grande original score), degli esordi e delle sfide future.
- Romulus: la recensione
Qui la nostra video intervista ai Mokadelic:
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