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L’Amica Geniale 3 | L’emancipazione di Lila e Lenù e il romanzo popolare di Elena Ferrante

Gli anni ’70 visti da Daniele Luchetti, tra libertà femminile, contestazione studentesca e lotta operaia

L'Amica Geniale 3
Gaia Girace e Margherita Mazzucco sono Lila e Lunù ne L'Amica Geniale 3

ROMA – C’è chi fugge come Lenù che ha lasciato il rione per andare a studiare al Nord, che ha scritto un libro e si è creata un mondo tutto suo, lontano dalla povertà, dall’ignoranza, dalle dinamiche sempre uguali. E c’è chi resta come Lila, finita a lavorare in una fabbrica dove si spezza mani e schiena per poche lire pur di essere indipendente e poter crescere suo figlio, pur di non dover più vivere con un marito padrone. Ma questi due binari paralleli finiscono di nuovo per incrociarsi ne L’Amica Geniale 3 – Storia di chi fugge e di chi resta, terza stagione della serie HBO-Rai Fiction basata sua quadrilogia di Elena Ferrante.

L'Amica Geniale 3
Margherita Mazzucco è Lenù

Dopo la regia mista della seconda stagione nella quale Saverio Costanzo lasciava spazio agli episodi diretti da Alice Rohrwacher, L’Amica Geniale 3 vede Daniele Luchetti dietro la macchina da presa per una sceneggiatura scritta da Francesco Piccolo, Laura Paolucci e dagli stessi Costanzo e Ferrante. Anche questa volta la storia riprende esattamente da dove si era interrotta. Lenù (Margherita Mazzucco) è a Milano per presentare il suo primo libro e s’imbatte nel suo amore di gioventù – all’epoca non corrisposto – Nino Sarratore (Francesco Serpico), mentre Lila (Gaia Girace) vive una quotidianità ripetitiva e durissima nel salumificio dei Soccavo.

Una scena de L’Amica Geniale 3 – Storia di chi fugge e di chi resta

Due esistenze ormai lontane per aspirazioni e realtà. Due amiche che si sono perse ma che il destino riunisce ancora una volta quando la salute sempre più fragile di Lila riporta quell’amica/nemica di nuovo nella sua vita. L’Amica Geniale 3 continua quel racconto diviso tra storia intima e Storia dell’Italia realizzando un affresco degli anni Settanta che dal Rione arriva fino alle piazze della contestazione studentesca e operaia. Le condizioni disumane dei lavoratori in fabbrica, le università occupate, gli scontri tra fascisti e comunisti sono intessuti in un racconto che vede al centro l’emancipazione femminile e in Lila e Lenù i due poli per mostrarne l’evoluzione.

L'Amica Geniale 3
Gaia Girace è Lila

Entrambe le ragazze sono riuscite a spezzare un ciclo femminile e familiare che le avrebbe volute solo madri e mogli. «Il compito di una donna è essere felice per il successo degli uomini», una frase agghiacciante pronunciata dalla futura suocera di Lenù e che, insieme a tanti altri tasselli fatti di titoli di giornali – «Le donne stanno perdendo ogni freno» -, tentativi di violenza sessuale, molestie, offese e giudizi sommari, compongono il quadro desolante in cui le donne sono state e sono costrette a muoversi e dal quale sono in parte emerse grazie alle lotte, alcune più rumorose altre più silenziose, di donne come Lila e Lenù.

Un’immagine de L’Amica Geniale 3 – Storia di chi fugge e di chi resta

Il racconto di anni vicini ai nostri. Anni di caos, rivoluzioni, scontri, cambiamenti sociali, ideologie che Daniele Luchetti cattura in tutta la loro energia e forza dirompente senza mai smettere di guardare alla sfera più intima dei personaggi ma aprendosi al mondo che li circonda e che cambia insieme a loro. Il grande affresco popolare e, al tempo stesso, familiare nato dalla penna di Elena Ferrante vibra anche ne L’Amica Geniale 3 e ci racconta un altro pezzetto della nostra Storia e dell’Italia. Lo fa attraverso la vita di due ragazze diventate donne sotto i nostri occhi. Due figure agli antipodi ma capaci di completarsi, tra la rabbia impulsiva di una e la contemplazione silenziosa dell’altra, e alimentarsi a vicenda.

La video intervista per L’Amica Geniale 3 è a cura di Manuela Santacatterina:

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