Manuela Santacatterina MILANO – Il mito di Re Artù, il leggendario condottierio protagonista di storie e leggende tramandate nei secoli, è stato rappresentato più volte sul grande e piccolo schermo. Dalla recente versione rock firmata da Guy Ritchie in King Arthur andando a ritroso nel tempo fino al classico Disney, sono innumerevoli le pellicole dedicate all’eroe del ciclo bretone. Quello che in tutti questi anni è mancato, però, è stato uno sguardo rivoto alle figure femminili che popolano quel mondo. A rimediare ci pensa Netflix con Cursed, serie in dieci episodi disponibile dal 17 giugno, la cui protagonista è Nimue, la Dama del Lago, personaggio del ciclo arturiano che consegna a Re Artù la spada di Excalibur.
Quasi sempre rappresentata come un’entità ecco che in Cursed Nimue ha il volto di Katherine Langford – l’Hanna Baker di Tredici – adolescente coraggiosa e irrequieta con un dono misterioso. La sua vita viene stravolta quando i Paladini Rossi, una setta religiosa decisa a sterminare i Fey, attaccano e bruciano il suo villaggio uccidendo sua madre che, prima di morire, le affida un’antica spada da consegnare a Merlino. Parte così la sua peregrinazione alla ricerca dell’uomo che la porterà ad incrociare il suo viaggio con il giovane mercenario Artù e una serie di personaggi che la metteranno alla prova.
Basata sull’omonimo bestseller del New York Times scritto da Tom Wheeler e illustrato da Frank Miller, Cursed si inserisce in quel filone fantasy già approfondito dalla piattaforma con titoli come Locke & Key, The Witcher e Shadow Hunters. Ma questa volta al centro del racconto c’è un personaggio letterario, spesso citato nei racconti originali ma mai approfondito, reinterpretato come un’eroina adolescente dalle sfumature dark. Un coming of age in piena regola trapiantato in un mondo antico e magico di cui Nimue è il centro e che tratta temi con i quali è facile empatizzare ma in un contesto a noi estraneo.
Una serie che mette in scena una rappresentazione del femminile sinonimo di coraggio e ribellione, dove le donne sono al comando di un mondo da sempre declinato al maschile. Ma, nonostante Cursed abbia il merito di dare voce a Nimue, simbolo di indipendenza e forza, quello che manca alla serie è l’audacia narrativa. Siamo certi che Cursed troverà il suo pubblico ma avremmo voluto vedere lo stesso ardire che muove Nimue anche nella scrittura, troppo spesso intuibile. Tallone d’Achille di una serie dall’intuizione avvincente.
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Qui potete vedere il trailer di Cursed:
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