MILANO – Alle produzioni italiane originali Netflix, dopo Suburra, Baby, Luna Nera e Summertime, si aggiunge un nuovo tassello: Curon. La prima serie mistery italiana della piattaforma – già disponibile – creata da Ezio Abbate (Banat) e scritta insieme a Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano. L’azione si svolge nel paesino che dà il nome alla serie. Un piccolo comune incastonato tra Italia e Austria conosciuto per il campanile che spunta dalle acque del lago di Resia, unica, suggestiva testimonianza del vecchio paese sommerso nel 1950 da un bacino artificiale.

La storia è quella di Anna (Valeria Bilello) che, dopo essere fuggita da Milano da un compagno violento con i suoi gemelli Daria (Margherita Morchio) e Mauro (Federico Russo), torna nella casa che aveva lasciato diciassette anni prima dopo aver vissuto un trauma doloroso. Qui (ri)trova una comunità chiusa che non sembra vedere di buon occhio il suo ritorno. Tra questi anche il padre della donna che non vorrebbe figlia e nipoti in quel luogo in cui aleggiano miti e leggende. Ma quando Anna scompare nel nulla i suoi figli dovranno addentrarsi tra i misteri di Curon per tentare di ritrovarla.

Sette episodi diretti da Fabio Mollo e Lyda Patitucci in cui il sommerso e il doppio si dipanano tra storie personali e ambientazioni, oltre che nella contrapposizione tra passato e presente. Elementi legati a stretto giro agli eventi inspiegabili che prendono vita proprio da quel lago e dal campanile di Curon. Un’atmosfera rafforzata anche dalla fotografia settata su una gamma di colori freddi che ne sottolineano le sfumature cupe. Un’idea affascinante che, per toni e tematiche, ricorda Noi di Jordan Peele e la serie tedesca Dark.

Una vocazione internazionale ma a tratti confusa divisa tra thriller e dramma, mystery e coming of age in cui le scene dedicate alle dinamiche tra i giovani protagonisti – se confrontate ad altre produzioni come SKAM Italia – non sempre funzionano. Una serie che parla del doppio che vive in ognuno di noi e della ricerca della propria identità che, proprio come i suoi protagonisti, lotta per trovare la sua.
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Qui potete vedere il trailer di Curon:
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