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Cercate una serie da vedere? Allora provate con Better Things di Pamela Adlon

Prendetevi un attimo per recuperare (finalmente) una delle migliori serie degli ultimi anni

Better Things
La famiglia - in cornice - di Better Things.

LONDRA – Sembra che ogni volta che si menziona Better Things si finisca per parlare del suo co-creatore, della sua caduta in disgrazia e del conseguente effetto sullo show. Noi non lo facciamo. Anzi, non diremo nemmeno il suo nome. Concentriamoci invece sulle persone che contano e su come hanno dimostrato oltre ogni dubbio che Better Things – ora finalmente in Italia, su Disney+ – sia una delle serie comiche di mezz’ora più belle della recente storia della TV. Anzi, alzatevi e fate un inchino Pamela Adlon, sceneggiatrice e ideatrice della serie. E, per chiudere il concetto iniziale, chiunque sottolinei il co-creatore fa un disservizio al talento sconfinato della Adlon, dato che il suo nome di solito è menzionato solo in stretta vicinanza a quello dell’ex partner creativo.

Pamela Adlon è Sam Fox in Better Things
Pamela Adlon è Sam Fox in Better Things

Quelli di voi che stanno per immergersi nel mondo di Better Things scopriranno esattamente cosa intendiamo: dieci episodi (relativi alla prima stagione) sono l’esempio perfetto di una televisione che abbraccia la realtà senza compromessi, e riesce comunque a uscirne calda, ottimista e onesta. È la tv che ci mostra una protagonista al suo peggio, che prende decisioni orribili e agisce in modo crudele ed egoistico, pur confidando che alla fine riusciremo a capirla, entrando in empatia con lei e, di conseguenza, vedendola al suo meglio. Senza mai giudicarla. In sostanza, la serie originale FX è uno spettacolo sui veri esseri umani, e forse nessuno in TV si sente più reale della Sam Fox di Pamela Adlon.

better things
Selfie di gruppo: Pamela Adlon insieme a Mikey Madison, Hannah Alligood, Olivia Edward

Sam è una madre single sulla quarantina, e ha tre figlie. Max, Frankie, Duke (Mikey Madison, Hannah Alligood, Olivia Edward). Impegnative, certo, ma a modo loro, e non più di qualsiasi altra ragazza della loro età. Come il resto in Better Things tutto sembra unico perché pare uscito dalla vita normale e ordinaria. Sam è un’attrice, ma non è straordinaria. Affronta le stesse difficoltà che affronta il suo creatore: liquidata per essere troppo vecchia, troppo nervosa, non abbastanza carina, o come la descrive un personaggio: “Divertente ma senza tette”. Il mondo di Better Things è principalmente un mondo di donne. La famiglia di Sam è composta da lei, le tre figlie e una madre sempre più eccentrica (una Celia Imrie che ruba le scena) che vive dall’altra parte della strada.

Una scena di Better Things
Una scena di Better Things

E gli uomini? Gli uomini nelle loro vite sono per lo più morti, assenti o temporanei, ma lo show non tratta questo aspetto come un ostacolo per la protagonista. Sam fa le cose tradizionalmente materne (come confortare le sue figlie e guidarle lungo il loro percorso verso la femminilità) ma fa anche cose tradizionalmente paterne. È la loro confidente, le rimprovera, ogni tanto, anche per la condivisione eccessiva delle loro esperienze. La scrittura della serie è nitidissima, pungente, con battute meravigliose, ammorbidita da momenti di sincera intensità. Che abbia a che fare con le richieste di sua figlia Frankie (come quando insiste nel voler usare i bagni dei ragazzi a scuola), o con i co-protagonisti esibizionisti, Sam Fox è spiritosa e profonda in un modo che non sembra mai forzato o irrealistico. Mirando costantemente al reale, Pamela Adlon ha invece creato qualcosa di trascendente. E assolutamente esilarante.

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