LOS ANGELES – Dopo averlo visto sulla Croisette qualche settimana fa, Wes Anderson porta in sala La Trama Fenicia, un’altra opera immersa nella sua estetica, questa volta con un’accoppiata bizzarra: Benicio del Toro e Mia Threapleton, figlia di Kate Winslet, al centro di una storia stravagante, sofisticata e malinconica. L’ispirazione è arrivata al regista dopo la nascita della figlia Freya, nel 2016, e a suggerirgli di raccontare questa storia è stata la moglie, la costumista libanese Juman Malouf. E così, due anni dopo Asteroid City, eccolo di nuovo negli anni Cinquanta, con un film che ruota attorno alla figura di Zsa-Zsa Korda (del Toro), uno degli uomini più ricchi d’Europa, e a sua figlia ritrovata, Liesl (Threapleton), una giovane suora. Mentre tenta di sopravvivere all’ennesimo attentato, Korda decide di riallacciare i rapporti con la figlia che non vede da sei anni.

L’obiettivo? Prepararla alla successione. Da qui partono avventure eccentriche e esotiche, attraverso le quali si dipana il grande piano. Ovvero? Sfruttare una regione dal potenziale inespresso, in una sorta di allegoria che riflette sul potere, sull’eredità e sull’intimità. Come spesso accade nei suoi film, anche La Trama Fenicia vanta un cast corale, visto che ritornano con Wes Anderson attori come Scarlett Johansson, Tom Hanks, Bryan Cranston, Benedict Cumberbatch (irriconoscibile) e Mathieu Amalric, ma si aggiungono volti come Michael Cera (perfetto), mentre la sceneggiatura—la quinta scritta con Roman Coppola—conferma lo stile. «Le sceneggiature di Wes e Roman sono così dense che è impossibile fare una selezione», racconta Bryan Cranston a Hot Corn durante l’incontro con il cast e il regista qui a Los Angeles. «Io arrivo a leggerle anche quattro volte». Anderson sorride e aggiunge: «Il mio agente Jim Berkus mi dice sempre: ‘Se mi mandi una tua sceneggiatura, so che devo metterci sei ore per leggerla». Ecco cosa ci ha raccontato il regista.

L’ISPIRAZIONE – «Il punto di partenza è stato quello di provare a inventare qualcosa su uno di quei magnati europei degli anni Cinquanta, come Onassis o Niárchos. Quando eravamo a Cannes, ne ho parlato con Benicio. Avevo questa idea di un magnate, un magnate europeo, come qualcuno in un film di Antonioni, o qualcosa di simile. Avevo l’idea che stesse soffrendo, che fosse in difficoltà. In qualche modo, era l’immagine di questo tizio che non si può uccidere e che ha un orologio molto costoso, insomma. Ma nel corso del tempo, ho iniziato a mescolarsi con mio suocero, il padre di mia moglie, Fuad, che era un ingegnere e un uomo d’affari, e aveva tutti questi progetti diversi in luoghi diversi. Era una persona gentile e cordiale, ma molto intimidatoria e aveva questa vita molto misteriosa. A un certo punto le ha rivelato esattamente cosa faceva nel suo lavoro e le ha mostrato tutte le cose che possedeva. E la reazione di lei è stata, come quella della figlia ne La Trama Fenicia».

LA MUSICA – “La sequenza di apertura è fantastica, perché a quel punto abbiamo già incontrato Zsa-Zsa Korda. E poi, c’è un’inquadratura dall’alto che è perfetta per stabilire il tono e il ritmo di tutto ciò che vedremo, soprattutto perché il preambolo è così viscerale e scioccante. E poi ti fa scivolare nel resto del film. Avevo da subito in mente la musica. Ho pensato che fosse adatta al personaggio. Nella sceneggiatura all’inizio avevo messo lui in una vasca da bagno circondato da tutte queste persone, ma la sequenza nel film si è evoluta da qualcos’altro. La musica è una parte importante. Di solito, quando si fa un film, si fanno delle prove e le prove e le riprese si mescolano, giusto? E la musica è una danza, è un balletto. C’è una coreografia, ma la coreografia e le riprese sono un tutt’uno. Quindi l’intera esperienza si mescola in un tutt’uno»
I COSTUMI – «Il secondo giorno di screen test Benicio indossava un fantastico abito gessato, piuttosto ordinato. Ci stavano solo facendo un po’ di sartoria (i costumi sono come sempre dell’italiana premio Oscar Milena Canonero, nda). C’era una specie di finto abito da suora, una specie di gonna bianca e delle scarpe Plimsoll. L’unica cosa che mancava era un velo. Credo che avessimo dei cappellini da infermiera. Stavamo arrivando alla fine della giornata e stavamo cercando di capire come far funzionare la cosa. Mia ha guardato il tavolino e c’era un tovagliolo del pranzo che non era macchiato. Ha chiesto se qualcuno aveva delle forcine per capelli. Mi sono avvicinato, e ho scattato una foto, e da lì il velo è rimasto. I costumi sono importanti: quando queste due persone, Benicio e Mia, hanno indossato i loro costumi, mi sono sentito come se fossero i personaggi. È stato il momento in cui ho detto: “Ok, l’estetica del film sarà così”».

IL CAST – «Per la parte di Scarlett abbiamo pensato: ‘Ok, se Scarlett accetta la parte è ottimo perché avevamo già in mente lei. Per Bryan Cranston e Tom Hanks, credo che i loro personaggi siano nati in parte dall’immaginazione di loro due come attori, ma anche viceversa. E ovviamente quello di Benicio Del Toro. E molti dei ruoli li abbiamo scelti man mano. E io tendo a, non appena ho l’idea, a mandare un’e-mail e a dire: sai, ho questa parte per te. Voglio dire, L’isola dei cani, avevamo in mente Bryan Cranston subito nel processo di scrittura di quel film. E ci siamo incontrati. Forse io e lui ne abbiamo parlato anche prima che ci fosse una sceneggiatura».
IL MESSAGGIO – «Dopo aver fatto il film, dopo aver visto La trama fenicia, ci si rende conto di quello che si aveva in mente, ma non è così. Non ne sei mai del tutto consapevole. Penso che l’intera storia del film, la missione che lui compie, sia un personaggio che si confronta con la possibilità di morire. Sta morendo e e pensa di avere è un piano d’affari che vuole portare a termine. Ma credo che forse fin dall’inizio, in un certo senso, il suo piano sia in realtà un meccanismo per tornare insieme a lei. Si comporta come se volesse fare di lei il suo successore. E in realtà si tratta più di quello che sta per accadere tra loro due in questo momento che di altro…».
- VIDEO I Qui una clip del film con Benicio del Toro
Lascia un Commento