ROMA – “A volte non ci si rende conto di quanto siamo inseriti in un ingranaggio. E alcune volte bisogna staccare. Ragionare e riflettere. Nel mio film il tempo è un turbine, abitato dal personaggio di Camilla, per poi diventare più dilatato verso la fine…”, lo racconta così Silvio Soldini il suo 3/19, con protagonista Kasia Smutniak. Il film ci porta dentro la vita di Camilla, avvocatessa di successo con una figlia ormai grande (Caterina Forza), che viene sconvolta in una notte di pioggia a Milano. Un incidente stradale, di cui forse è responsabile, la coinvolge in un’indagine che la porterà molto lontana dai luoghi e dai paesaggi che è abituata a frequentare. Al suo fianco in questa strada misteriosa e incerta, c’è Bruno (Francesco Colella), direttore dell’obitorio, con cui Camilla ‐ mentre cerca di ricostruire la vita di un estraneo ‐ scopre sé stessa.
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L’intervista a Silvio Soldini è a cura di Damiano Panattoni:
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