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Devil’s Knot | I Tre di West Memphis e quella storia vera di un mistero (ancora) irrisolto

Un atroce triplice delitto, un accusa falsa e un mistero ancora irrisolto dietro al film con Colin Firth

Devil's Knot
Devil's Knot

ROMA – Diversi documentari – tra cui due della HBO – e soprattutto un film, The Devil’s Knot di Atom Egoyan, per raccontare la storia vera dei Tre di West Memphis, iniziata nel 1993 e terminata quasi vent’anni dopo. La pellicola, tratta dal libro Devil’s Knot: The True Story of the West Memphis Three, scritto da Mara Leveritt, vede protagonisti Reese Witherspoon, Colin Firth, Alessandro Nivola, Amy Ryan e Dane DeHaan e ripercorre uno dei misteri più intricati che hanno segnato la storia della cronaca nera statunitense. Come detto siamo nel maggio del ’93, e mentre i Metallica segnano record su record con il loro omonimo album a West Memphis, Arkansans, Steve Branch, Michael Moore e Christoher Byers, di soli otto anni, spariscono nel nulla. Dopo un’accurata ricerca, il giorno dopo vengono ritrovati i loro corpi tra i boschi fitti della Robin Hoods Hills. Sono stati brutalmente uccisi. Ma da chi?

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I Tre di West Memphis, nel 1993

Le autorità – vista la cruenta esecuzione – credono che i poveri bambini siano vittime di un rito satanico, e qualche giorno dopo arrestano tre teen-ager della zona, accusandoli di aver compiuto un macabro rito. La comunità non ha dubbi: gli assassini deviati sono loro, Damien Echols, Jason Baldwin e Jessie Misskelley Jr., scansafatiche con la fissa per il metal, sbandati e reietti, annoiati e repressi. Le cose però non quadrano, ma inaspettatamente Jessie ammette di aver ucciso i bambini con il supporto di Baldwin e Echols. Ritratterò poco dopo, ma ormai la confessione è stata messa a verbale. Non solo, arrivano anche diverse testimonianze che sembrerebbero inchiodare i tre, pure se i test del poligrafo sono sballati e le confessioni esplicitamente forzate. Ecco dunque la sentenza: Echols viene condannato a morte (è maggiorenne), mentre per gli altri due c’è il carcere a vita. La piazza ebbe i suoi mostri, e poco importa se le indagini furono raffazzonate e sbrigative.

Nella versione di Devil's Knot
Nella versione di Devil’s Knot

Come spesso accade però l’opinione pubblica si spaccò (Devil’s Knot mostra bene questo aspetto), e i giornali piuttosto che i talk show non parlavano d’altro. La storia, grazie al documentario della HBO, arrivò dritta a Lorri Davies, di Brooklyn. La donna iniziò un rapporto epistolare con Echols, sfociato in un matrimonio (rito buddista) avvenuto dietro le sbarre nel 1999. Lorri Davies intanto cercò di amplificare il caso, cercando supporto tra le star di Hollywood: Eddie Vedder, Winona Ryder, Peter Jackson. Addirittura Johnny Depp, divenuto poi amico stretto di Echols. La mobilitazione fece riflettere le autorità, che riaprirono il caso solo nel 2007; nel 2010 la Suprema Corte dell’Arkansas ammise nuove prove, tra cui quella del DNA. Le tecnologie moderne dimostrarono per l’appunto che il materiale genetico rilevato sulla scena del crimine non era da attribuire ai tre condannati.

Damien Echols, Jessie Misskelley, Jr. e Jason Baldwin il giorno della liberazione
Damien Echols, Jessie Misskelley, Jr. e Jason Baldwin il giorno della liberazione

Grazie al supporto dell’avvocato Stephen Braga i tre di West Memphis strinsero un accordo con il pubblico ministero che, in soldoni, prevedeva un’ammissione di innocenza ma riconoscimento le accuse a carico subite diciotto anni prima, in modo tale che non potessero fare causa allo Stato dell’Arkansas per il tempo (molto) trascorso in carcere. Il Giudice Laser scarcerò i ragazzi il 19 agosto del 2011, ma l’accordo venne da più parti ritenuto vergognoso, dato che impose a Echols, Baldwin e Misskelley una dichiarazione di colpevolezza di un crimine che, prove alla mano, non commisero. Ma allora, chi uccise Steve, Michael e Christoher? Tutt’ora è un mistero, anche se tre testimoni, nel documentario West of Memphis prodotto da Peter Jackson e Fran Walsh, appoggiano le accuse verso un tizio di nome Terry Hobbs, patrigno di una delle vittime e all’epoca già avvicinato all’omicidio. E tra gli accusatori c’è Michael Hobbs Jr., nipote dell’accusato. A proposito di Devil’s Knot, Egoyan all’uscita dichiarò che il film: “Si basa su come ci relazioniamo al dubbio senza soluzione. Una situazione estrema e allo stesso tempo universale”.

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