MILANO – Quanti film vengono dimenticati? Tanti, soprattutto in un eccesso di offerta continuo. Molto sottovalutato anche ai tempi in cui venne presentato nel 2018 alla Mostra di Venezia, distribuito poco in sala in seguito, quindi praticamente dimenticato da tutti, rivisto oggi in streaming Il Segreto di una Famiglia di Pablo Trapero compone un perfetto dittico con il precedente Il clan, vincitore nel 2015 proprio al Lido, del Leone d’argento per la regia. Qui però non c’è più un patriarcato, ma un matriarcato, non abbiamo più alcuna prospettiva maschile, ma femminile. Il ritratto altoborghese dietro a cui si celano segreti rimasti sepolti per anni è dipinto forse con una dose addirittura superiore di eleganza tecnica e affetti speciali.

Mia ed Eugenia – interpretate dalle somiglianti e bravissime Martina Gusman, moglie di Trapero, e Bérénice Bejo, francese ma nata a Buenos Aires – si ritrovano dopo molti anni nella tenuta di famiglia vicino a Buenos Aires e insieme alla madre assistono all’aggravarsi delle condizioni di salute del padre. Ciò che davvero scompagina gli equilibri però è la gravidanza inattesa di Eugenia, appena tornata da Parigi. Quella che sulla carta potrebbe assomigliare a una soap opera argentina, è in realtà un sinuoso, seducente mosaico di cassetti dell’anima da aprire e rispolverare, con il rischio di trovarsi di fronte a sconvolgenti sorprese di un passato che non si può cancellare.

Trapero si muove con un’abilità registica da fuoriclasse assoluto, realizzando magnifici piani sequenza funzionali a far immergere lo spettatore nella femminilità di due sorelle simbiotiche, da cui emerge una condivisione che va oltre la semplice parentela: la Gusman e la Bejo infiammano il film con la scena più erotica vista negli ultimi anni, tra carne e dolcezza, riallacciando il legame con un’adolescenza che non hanno mai dimenticato.

Film di passioni, litigi, urla e riconciliazioni, Il Segreto di una Famiglia – lo trovate a noleggio su Prime Video e su AppleTV+ – è il melodramma che ci portiamo nel cuore e, come Roma di Alfonso Cuaron, si chiude proprio mettendo in discussione il concetto antico, superato oramai, di famiglia tradizionale. Avvertenza: gli spettatori più sentimentali verseranno lacrime e il merito sarà anche della canzone sui titoli di coda, Amor completo di Mon Laferte (ascoltatela qui), che trasuda dello stesso romanticismo spudorato che batte fortissimo in tutto il film di Trapero.
- STORIE | Trapero e la storia vera de Il Clan.
- Qui il trailer de Il Segreto di una Famiglia:
Lascia un Commento