ROMA – Dopo che Babbo Natale – nome in codice: Uno Rosso – viene rapito, il capo della sicurezza del Polo Nord deve fare squadra con il più famigerato cacciatore di taglie del mondo in una missione travolgente e ricca di azione per salvare il Natale. Con protagonisti Dwayne The Rock Johnson, Chris Evans, Lucy Liu, Kiernan Shipka, Bonnie Hunt, Kristofer Hivju, Nick Kroll, Wesley Kimmel e J.K. Simmons, da Amazon MGM Studio arriva Uno Rosso, diretto da Jake Kasdan e distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures. Un film chiacchieratissimo e per due ragioni. La prima il budget. Oltre 250 milioni di dollari, infatti, la cifra stanziata da Amazon per dare forma produttiva al film, di cui 50 milioni soltanto per il cachet di Johnson.
Cifra che in qualche modo ci conferma come, nonostante il mezzo passo falso compiuto con Black Adam, l’appeal di Johnson come interprete macinaincassi è letteralmente inattaccabile. E possiamo dirlo senza timore di smentita visto che – escluso il cameo non accreditato di Fast X – Uno Rosso è il primo film a cui prende parte a due anni dal fallimentare (ma nemmeno troppo nda) cinecomic DC. L’altra è la destinazione. Perché da principio il film di Kasdan era stato concepito da Amazon MGM Studio come un Prime Video Original con una data di distribuzione globale fissata per il 20 dicembre 2023. La data giusta, ci sentiamo di dire, per un film pienamente natalizio come questo, ma con la condizione che l’avremmo potuto vedere soltanto in streaming.
Lo sciopero del SAG-AFTRA, però, ha scelto diversamente, così da spostare Uno Rosso di quasi un anno e da cambiargli la destinazione: al cinema! E solo nella magia della sala cinematografica, in effetti, un film come quello di Kasdan – ambizioso come un kolossal, dalla regia di peso e della durata di oltre due ore – sarebbe potuto essere accolto e apprezzato come si deve. A partire dal world-building immersivo e a perdita d’occhio, la scenografia accattivante e l’utilizzo di effetti speciali di ultimissima generazione che avvolgono e compenetrano l’occhio dello spettatore nel dettare le regole di un mondo – quello immaginato da Kasdan – dove la mitologia diventa realtà e parte radicante e (ancora più) vivida del vissuto degli uomini. Ma non basta, c’è molto di più.
Ci sono i siparietti buddy tra Johnson ed Evans dai tempi comici perfetti, c’è un Simmons che come Babbo Natale palestrato sa il fatto suo, riflessioni sulla natura umana, la genitorialità, e la necessità di essere (ancora) buoni, e una scrittura intelligente e di difficile gestione narrativa nel settare un tono sempre in bilico tra l’essere sopra le righe e il non prendersi mai veramente sul serio nel suo azzeccato mix di action natalizio e umorismo incisivo dal puro cuore emotivo. Un film sorprendente, Uno Rosso, un instant-cult di razza e l’unico film possibile da vedere per inaugurare la stagione delle feste.
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