MILANO – Due folli impresari e una corsa disperata verso la conquista del potere. Una storia che avrebbe potuto essere vera. Ma Una folle passione, diretto da Susanne Bier con Jennifer Lawrence e Bradley Cooper – lo trovate su Prime Video in flat dopo un percorso al cinema non proprio felice – prende, in realtà, ispirazione da un libro. Il romanzo omonimo di Ron Rash, scrittore e poeta statunitense, fa quello che nelle intenzioni del suo autore è molto semplice: «Spesso il modo migliore per parlare del presente è attraverso il passato». Pubblicato nel 2008 e in Italia edito da Salani, riflette la difficile situazione politica di quegli anni – nel pieno delle elezioni presidenziali che hanno portato poi alla vittoria di Barack Obama – attraverso un altro periodo del Paese, ben più difficile e drammatico.
La storia di Serena e George si muove, infatti, a partire dagli anni della Grande Depressione e il crollo di Wall Street del ’29. Il tutto vissuto da un’angolazione precisa: quella di un piccolo paese della Carolina del Nord. I due, inizialmente innamorati e felici nel loro matrimonio, decidono di dare vita a un impero del legno attraverso il disboscamento delle zone in cui vivono. Lui, succube della moglie, che tra i due è la più ambiziosa, segue Serena sulla via per il potere, senza rendersi conto in tempo che il loro destino è già scritto e quella in cui stanno incappando è una rovinosa discesa.
Certo, l’atteggiamento dei due nei confronti di coloro che osano opporsi, siano essi gli abitanti del paese o un gruppo di ecologisti, non è un trionfo di diplomazia. Chiunque capiti sulla loro strada, perde la vita. Le dinamiche tra i due coniugi sembrano ricalcare alcuni aspetti del Macbeth, a cui l’autore afferma di essersi ispirato per molti dei suoi scritti essendo un grande ammiratore di Shakespeare. E tra tutti, spicca proprio il personaggio di Serena, moderna Lady Macbeth, che è l’unica a sapere ciò che veramente vuole, ad essere disposta a tutto pur di ottenerlo e ad avere il coraggio di agire di conseguenza. Sembra una tragedia annunciata, soprattutto quando il matrimonio inizia a sfaldarsi e nel rovinoso scontro finale i risultati sono disastrosi per George. È evidente quindi che il passato non si fa portatore solo di una situazione politica.
Nel passaggio dalla pagina allo schermo rimangono tutti quei caratteri che – tragicamente – sono propri dell’uomo in ogni tempo: avidità, corruzione, ossessione, perseguimento del potere senza scrupoli. Ron Rash, che considera Una folle passione il suo libro più ambizioso, è molto legato a questa storia, dichiarando come «è stata un’esperienza strana scrivere quel libro, sono entrato in un luogo profondo e oscuro e non sono mai stato così consumato da un libro prima o dopo». Forse complice il fatto di aver creato un personaggio femminile come pochi ne esistono. Serena, che è la vera protagonista di tutto il dramma, è una donna forte e spietata, non si piega davanti a niente e nessuno. E una donna con quel potere, in quegli anni, è cosa rara.
«Nella letteratura americana non penso abbiamo donne come lei» sottolinea l’autore. Anche sullo schermo, aggiungiamo noi. Tra le vedute poetiche della Carolina e i sotterfugi in nome del denaro si muove quindi la trama ideata da Serena: un personaggio che possiamo elogiare o condannare ma che, come dichiara lo scrittore, è portatrice di una verità: «Ci sono sempre delle Serena là fuori, ma ci sono sempre persone che le combatteranno e persone che troveranno il potere dalla forza dell’amore invece che dal desiderio di potere».
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