ROMA – Cultura e creatività, caos e abbandono, calcio e musica. Con il suo sguardo di straniera appassionata della città in due anni di frequentazione, Trudie Styler con il documentario Posso entrare? An Ode to Naples – al cinema ora dopo il passaggio alla Festa di Roma e prodotto da Big Sur e Mad Entertainment con Rai Cinema – ha cercato di narrare i contrasti di una città unica al mondo, lasciando che sia la gente di Napoli a raccontare la propria storia, da don Antonio Loffredo a Francesco Di Leva, da Roberto Saviano, a Jorit e Clementino, con un’apparizione del marito Sting che canta Fragile con strumenti ricavati dai barconi. Qui la regista si racconta al nostro Dario Cangemi.
- VIDEO | La nostra conversazione con Trudie Styler:
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