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Tredici Vite | Viggo Mortensen, Colin Farrell e il survival movie di Ron Howard

Il regista e quell’incredibile salvataggio di un gruppo di ragazzi rimasti intrappolati in una grotta

tredici vite
Il film di Ron Howard è su Prime Video

ROMA – Da Apollo 13 a Rush passando per A Beautiful Mind e Frost/Nixon, la filmografia di Ron Howard ha spesso prediletto sceneggiature tratte da storie vere. Come la sua ultima prova: Tredici Vite – film disponibile direttamente su Prime Video, senza passaggi in sala – a metà strada tra il survival movie e il biografico. Ambientato nel 2018, il film ripercorre l’epopea vissuta da dodici ragazzini, membri di una squadra di calcio giovanile, e il loro allenatore, intrappolati per diciotto giorni nelle grotte thailandesi di Tham Luang nelle quali erano andati dopo aver giocato una partita. Ma, a causa delle piogge monsoniche, iniziate improvvisamente e con qualche settimana di anticipo, i tunnel delle grotte si allagarono isolando il gruppo a quattro chilometri dall’uscita.

Viggo Mortensen e Colin Farrell in una scena di Tredici Vite

Firmata dallo scrittore William Nicholson, la sceneggiatura di Tredici Vite si concentra nel raccontare l’eroica impresa del loro salvataggio realizzata grazie al lavoro congiunto dei Navy SEALs thailandesi, delle autorità locali e di un gruppo di volontari capitanati da Rick Stanton (Viggo Mortensen) e John Volanthen (Colin Farrell) ai quali si aggiunse un altro gruppo guidato dal subacqueo australiano Richard Harris (Joel Edgerton). Una corsa contro il tempo la loro, con gli occhi del mondo a fissarli con il fiato sospeso e le piogge incessanti a complicare un quadro già ampiamente critico, mentre la mancanza di rifornimenti e l’abbassamento del livello di ossigeno rischiavano di rendere vana la ricerca dei ragazzi.

Un’altra immagine del film.

Dopo The Rescue e The Cave, ora Tredici Vite ritorna a raccontare i fatti di Tham Luang (mentre a settembre arriverà anche una serie Netflix incentrata sull’accaduto intitolata Thai Cave Rescue) con una prospettiva precisa. Ron Howard infatti decide di concentrarsi sui soccorritori, più che sui giovani calciatori e il loro allenatore. Quelle tredici vite del titolo restano (un po’ troppo, sì) sullo sfondo per mettere in primo piano l’impegno degli uomini che, giorno e notte, hanno lottato per tirarli fuori di lì prima che le piogge inondassero completamente le grotte, sommergendoli.

Tredici Vite
Joel Edgerton in una scena di Tredici Vite

Spazi angusti, correnti a sfavore e lunghe ore di traversata quasi sempre sotto il livello dell’acqua: Ron Howard dirige il suo film – con un’attenzione particolare al sonoro – per enfatizzare la sensazione claustrofobica provata dai soccorritori e rendere al meglio l’idea della difficoltà di quell’operazione di salvataggio. Il risultato è un film in cui il regista non spinge mai sul pedale del facile sentimentalismo restando ancorato a una forma di narrazione più asciutta, a tratti quasi documentaristica. Un survival movie coinvolgente ma sobrio in cui Ron Howard torna su quell’ottimismo e positività che hanno caratterizzato tanti dei suoi film e personaggi. Una storia (vera) di unione e sostegno reciproco per un fine più grande delle singole individualità.

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Qui sotto potete vedere il trailer di Tredici Vite:

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