MILANO – «La chitarra va bene, John, ma non ti darà da vivere». Quanto si sbagliava zia Mimi quando passava davanti la stanza del nipote al 251 di Menlove Avenue, Liverpool, impegnato ad imparare gli accordi di Elvis Presley e Bill Haley. Da lì, nel giro di una manciata di anni, rivoluzionò la musica del XX Secolo con i Beatles, con buona pace di zia Mimi. Ma John Lennon è stato (anche) molto altro. Insieme a Yoko Ono si è battuto contro la guerra in Vietnam e per i diritti civili di chi una voce non ce l’aveva, come vedremo a partire dal 15 maggio nel documentario One To One: John & Yoko (qui potete vedere una scena in anteprima). Geniale, provocatorio, empatico, Lennon ha contribuito a plasmare l’immaginario di più generazioni con il potere dei suoi testi e chissà cosa avrebbe scritto dei nostri tempi se quella notte dell’8 dicembre 1980 un ragazzo non avesse sparato quei colpi davanti l’entrata del Dakota di New York, a pochi passi da quell’angolo di Central Park dove oggi c’è sempre qualcuno ad intonare le sue canzoni. Per celebrarlo, Hot Corn vi consiglia 5 film su Lennon da (ri)vedere.
ACROSS THE UNIVERSE (2007) – Anche il più refrattario ai musical capitolerà davanti alla bellezza del film diretto da Julie Taymor. Una storia ambientata tra Liverpool e gli Stati Uniti del 1966 incentrata su una coppia di giovani ragazzi, Jude e Lucy (vi ricordano qualcosa questi nomi?), e il loro amore. Sullo sfondo la guerra in Vietnam, le proteste studentesche, le atmosfere hippie e la controcultura. Ma la vera protagonista è la musica dei Beatles e tutta quella miriade di riferimenti ai loro testi disseminata nel corso del film. Ben 33 brani dei Fab Four riarrangiati da Elliot Goldenthal con tanto di cammei illustri: da Bono a Eddie Izzard, da Joe Cocker a Salma Hayek. L’omaggio cinematografico più bello alla musica di John Lennon e dei Beatles, un’opera originale e unica.
THE BEATLES: EIGHT DAYS A WEEK (2016) – Dai tetti delle case di Liverpool al tetto del mondo fino a quello degli studi di Abbey Road per quell’esibizione improvvisata sulle note di Don’t Let Me Down che ha fatto storia. Il documentario di Ron Howard, prodotto da Paul McCartney, Ringo Starr, Yoko Ono e Olivia Harrison, si concentra su una parentesi temporale precisa, ripercorrendo la carriera della band durante gli anni passati in tour. Dalle serate al Cavern Club fino all’ultimo concerto ufficiale, nel 1966, a San Francisco. Immagini e video di repertorio, tra cui molto materiale inedito, che raccontano la vita del gruppo prima della decisione di dire basta a quei concerti affollatissimi e sommersi dalle urla dei fan per chiudersi in studio di registrazione. Una scelta che ha dato il via a quella fase sperimentale che ci ha regalato dischi come Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band e il White Album.
U.S.A. CONTRO JOHN LENNON (2006) – Quella di John Lennon non è stata una vita dedicata solo alla musica. Già durante gli anni nei Beatles sono note le sue insofferenze nei confronti del divieto imposto da Brian Epstein di manifestare le proprie idee politiche. Nominato baronetto, anni dopo decise di riconsegnare … Come atto di protesta per il contributo del suo Paese nella guerra in Vietnam. E fu proprio la sua partecipazione attiva ai temi di interesse pubblico a metterlo nel mirino dell’amministrazione Nixon. Il documentario di David Leaf, grazie ad interviste ad amici, parenti e collaboratori, ripercorre gli anni che vanno dal 1966 al 1976: dai famosi bed in per la pace insieme a Yoko al supporto ad Angela Davis. Un’insieme di azioni monitorate dall’FBI di Edgar Hoover e che gli crearono non pochi problemi per il rilascio della tanto desiderata green card.
NOWHERE BOY (2009) – Ispirato al libro Imagine: Growing Up with My Brother John Lennon, il film di Sam Taylor Wood racconta l’adolescenza del cantautore interpretato da Aaron Johnson. Giovane studente brillante quanto indisciplinato, conteso tra l’amore severo di zia Mimi (Kristin Scott Thomas) e quello travolgente della madre Julia (Ann-Marie Duff) che gli farà scoprire il potere del rock. La Liverpool degli Anni Cinquanta fa da sfondo ai primi approcci alla musica, al sesso e a quelle amicizie che lo avrebbero accompagnato per il resto della vita. Uno sguardo al ragazzo prima di diventare uomo, ai retroscena, gli incontri e le perdite che hanno influenzato la musica di John Lennon.
LA VITA È FACILE A OCCHI CHIUSI (2014) – Oltre ai film dei Beatles, nel 1966, John Lennon prese parte ad un altra pellicola girata in Spagna: Come vinsi la guerra. La trama del film di David Trueba, vincitore di sei premi Goya, si ispira alla vera storia di Juan Carrión Gañán, un professore di inglese che si recò in viaggio in Almería, sul set del film, per incontrare Lennon del quale aveva tradotto le canzoni in spagnolo per i suoi studenti e al quale voleva chiedere delucidazioni su alcuni versi. Ad interpretare Gañán, Javier Cámara che, lungo la strada, incontrerà due giovani autostoppisti con i quali cercherà di realizzare mil sogno di incontrare il suo idolo.
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