ROMA – Un giovane scrittore e i suoi compagni di scuola, poco prima dello scoppio del Primo Conflitto Mondiale. E poi la lontananza dalla compagnia e l’orrore della guerra, ovvero gli spunti per la stesura del suo capolavoro. Così, dopo aver ritrovato due anni fa la Terra di Mezzo nella serie Amazon Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere (ora disponibile la seconda stagione su Prime Video), è ora di riscoprire grazie a ReNoir Comics l’incredibile storia di J.R.R. Tolkien in un bellissimo romanzo a fumetti, Tolkien – Rischiarare le tenebre di Willy Duraffourg e Giancarlo Caracuzzo, in cui si raccontano gli anni cruciali dello scrittore, nei quali – tra il fango e i colpi di artiglieria – ha plasmato il suo immaginario. Infatti, sono proprio gli anni della Grande Guerra a segnare Tolkien: un po’ come Leopardi, fin da giovanissimo, si immerse totalmente nello studio dei classici e delle lingue germaniche, ottenendo il prestigioso Bachelor of Arts ad Oxford.
Lì, cominciò a creare la sua compagnia ma, allo scoppio della Guerra, nel 1915, si arruolò (volontario) come sottotenente. Prima di partire sposò la sua amata Edith Bratt (vedi anche il film, totalmente dimenticato, con Nicholas Hoult, Tolkien) e dopo sei mesi di trincea, venne rimandato a casa. Peccato che in battaglia perse due dei suoi migliori amici, ricordati e omaggiati proprio ne Il Signore degli Anelli, un’opera che, dietro la mole e gli echi fantasy, nasconde l’intimità dell’amicizia. E gli autori di Tolkien, Duraffourg e Caracuzzo, sono partiti proprio dalle fonti dirette, costruendo un’opera vera e potente a giudicare dai disegni reali, che nei tratti omaggiano i fumetti degli Anni Settanta. Fonti, dicevamo, che comprendono le lettere di Tolkien, le testimonianze dirette dei discendenti e i saggi usciti nel corso del tempo.
E, proprio come ne Il Signore degli Anelli, ciò che viene fuori è la profonda empatia di Tolkien, che fece da ulteriore spunto per il suo primo successo, ovvero Lo Hobbit, pubblicato nel 1937. Attorno a Bilbo e all’Anello, nei successivi quindici anni, Tolkien costruirà l’epopea di Frodo ne La Compagna dell’Anello, Le Due Torri e Il Ritorno del Re. Un’opera monumentale e mitologica, dai tratti bizantini eppure pop e che, decennio dopo decennio, si è radicata nell’immaginario collettivo e linguistico. Pochi, pochissimi autori sono riusciti in un’impresa tale. E allora, per capire e comprendere da dove arriva l’oscurità e la luce di un autore formidabile, non perdete il fumetto di Duraffourg e Caracuzzo. Dopo, non vedrete l’ora di tornare nella Terra di Mezzo.
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