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Kire Paputts: «The Last Porno Show e la mia idea di cinema, tra Scorsese e Harmony Korine»

Tra porno, identità e gentrificazione: il nostro incontro con il regista al Torino Film Festival

Il cinema XXX di The Last Porno Show

TORINO – «Ho cercato su Google e ho visto che a due isolati da qui c’è un cinema porno». Modo strano per iniziare una conversazione direte voi. E invece no se il regista in questione è il canadese Kire Paputts e il suo film The Last Porno Show, presentato nella sezione After Hours del Torino Film Festival, parla (anche) dell’ultima sala cinematografica per adulti di Leslieville, sobborgo di Toronto. Una storia sul rapporto (complicato) tra un padre e un figlio, sul lutto e la sua elaborazione. Protagonista Nathanael Chadwick nei panni di Wayne, aspirante attore che dopo la morte del padre con il quale non aveva più contatti ne eredita il cinema porno di cui era proprietario. Entra così in contatto con il mondo della pornografia e gli strani personaggi che gli gravitano attorno mentre cerca di ricostruire, a posteriori, un rapporto con quel padre del quale conserva solo pochi ricordi. Un’opera originale ed esplicita che tocca vari temi, dall’identità alla gentrificazione, come ha racconatato Paputts a Hot Corn.

 The Last Porno Show: una scena del film
The Last Porno Show? Da Toronto a Torino: il cinema Maffei postato dal regista su Instagram

LE DIFFICOLTÀ «In tutto quello che faccio cerco di essere il più autentico possibile. Non ho mai avuto il timore di mostrare le cose per quello che sono e questo spesso mi ha reso difficile trovare i finanziamenti per i miei film. Da un lato ho il totale controllo sul mio film, il che è un bene, ma dall’altro devo essere molto creativo per trovare il modo di realizzare i miei progetti. The Last Porno Show è davvero un film low budget. Sul set ero sceneggiatore, regista, produttore e, addirittura, il location manager. Ma quando, magari, mi dicevano di modificare lo script, mi ritrovavo a lottare ancora più duramente per fare il film che avevo in mente».

 The Last Porno Show: una scena del film
The Last Porno Show: Kire Paputts sul set

LA GENESI «L’idea del film? Nasce da due riflessioni. La prima è sul diventare genitori. Ho superato i trent’anni e mi sono ritrovato a fare e pensare cose che avrebbero fatto anche mio padre e mia madre. Volevo esplorare quest’idea. Molti seguono le orme della propria famiglia mentre altri cercano di distanziarsi da quel percorso. A Toronto ci sono molti immigrati di seconda generazione che, magari, per i propri figli sognano un futuro da medico. E in molti lottano con questo conflitto: seguire il desiderio dei propri genitori o costruirsi una propria strada. Nel mio caso, i miei mi hanno sempre supportato in tutto ma conosco molte persone schiacciate dal peso di questo conflitto. L’altro aspetto è che come regista mi sono spesso trovato a lavorare con attori che utilizzano il metodo e lo portano troppo oltre, finendo per rovinare l’intero progetto e risultare ridicoli».

 The Last Porno Show: una scena del film
Il riflesso di Nathanael Chadwick in The Last Porno Show

LA COLONNA SONORA «Le musiche del film sono di Devon Goldberg, un musicista di New York che suona nei Morricone Youth. Sono una band specializzata nel reimagined soundtrack. Vale a dire che ogni loro album è una rivisitazione di altre colonne sonore. Li ho scoperti per puro caso a Toronto quando hanno aperto il live di un altro gruppo che ero andato a sentire. Sono rimasto così colpito che gli ho scritto per proporgli di scrivere le musiche di The Last Porno Show. È bizzarro ma era la prima volta che realizzavano una colonna sonora originale. I loro lavori precedenti conprendono rielaborazioni delle score di Mad Max o de La notte dei morti viventi. Abbiamo lavorato a distanza, sentendoci per telefono e per mail. Un lavoro che è durato circa un anno ma del quale sono molto fiero».

IL CAST «Lavorare sul set con attori e non professionisti? È stato divertente! Nathanael (Chadwick, ndr) che interpreta il protagonista è uno dei miei amici più cari. Per il film ho scelto quasi tutte persone che già conoscevo. Volevo che tutto fosse molto naturale. Mickey (Skin, ndr), ad esempio, è una cantante punk ed ha quell’attitudine e quell’energia di natura. Anche Michael (Dent, ndr), un punk rocker vecchio amico di famiglia, ha un atteggiamento super rilassato. Nel film interpreta uno dei clienti del cinema e ha delle scene di nudo per le quali non ha provato nessun imbarazzo. Si è ritrovato, tra un ciak e l’altro, a girare sul set senza vestiti in totale tranquillità. La troupe nemmeno ci faceva caso perché erano tutti a loro agio».

The Last Porno Show: una scena del film
Wayne da bambino

ME TOO «Ho girato questo film nel pieno del movimento del #MeToo. Dovevamo trovare il modo corretto per affrontare i temi del film e far sentire tutti a proprio agio, specialmente le due attrici femminili, Victoria Dunsmore e Catt Filippov, che avevano delle scene di nudo. Abbiamo parlato molto e ho dato loro la sceneggiatura completa per avere un quadro generale della storia e contestualizzare meglio le loro parti. Non volevo che nessuno si sentisse a disagio sul set».

The Last Porno Show: una scena del film
The Last Porno Show: una scena del film

LA GENTIFRICAZIONE «Inizialmente la sceneggiatura di The Last Porno Show aveva molti più punti legati al tema della gentrificazione. A Toronto molto è cambiato dal punto di vista architettonico negli ultimi anni ed i quartieri hanno subito una vera trasformazione. L’ultimo cinema porno ha chiuso nel 2012 e invece di aprire un altro cinema, hanno trasformato quello spazio in altro. Per me l’idea di vedere un film in sala con altre persone è un’esperienza totalmente diversa. Si condivide un’energia, un’emozione, che non è replicabile quando si è da soli davanti allo schermo di un tablet o sul divano a guardare Netflix».

Il cast di The Last Porno Show al Toronto Film Festival

IL CINEMA PORNO «Negli anni Settanti l’idea di un cinema porno era molto più accettata. Penso anche a film come Gola Profonda o Dietro la porta verde che hanno incassato milioni di dollari al botteghino. Erano considerati “film normali” che le persone andavano a vedere in sala. Invece, negli anni Ottanta e Novanta è cambiato tutto nel modo di approcciarsi a questo genere».

The Last Porno Show: una scena del film
Una scena del film

LE INFLUENZE «I registi che più mi hanno influenzato? Sicuramente i primi film di Tim Burton, John Waters, Stanley Kubrick. Sono stato fortunato a crescere in una casa in cui potevo vedere tutto quello che volevo. Non c’era nessuna restrizione. Inoltre mio padre ha sempre avuto un ottimo gusto in fatto di film e mi ha fatto vedere le cose più assurde fin da ragazzino. Molti titoli che magari a quell’età non capivo del tutto ma che mi colpivano visivamente ed emotivamente come è successo con Arancia Meccanica che ho visto quando avevo otto anni. Tutte visioni che hanno contribuito a formare chi sono oggi, da Martin Scorsese ad Harmony Korine».

  • Qui potete vedere il trailer di The Last Porno Show:

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