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Pedro Pascal: «The Last Of Us 2, le nuove storie e il ritorno del mio Joel Miller»

Ritorna su Sky e NOW la serie ispirata al videogioco. A Los Angeles abbiamo incontrato l’attore

The Last Of Us 2
Pedro Pascal è ancora Joel Miller in The Last Of Us 2

LOS ANGELES – La nuova stagione di The Last of Us, ispirata al videogioco sviluppato da Naughty Dog per PlayStation, torna in esclusiva su Sky, in contemporanea con gli Stati Uniti. Come accade nel sequel del gioco, anche nella seconda parte della serie ritroviamo Joel (Pedro Pascal) ed Ellie (Bella Ramsey) in un contesto diverso: un insediamento a Jackson, nel Wyoming, cinque anni dopo gli eventi precedenti. Pascal torna a interpretare Joel Miller, un sopravvissuto segnato da traumi e fallimenti, costretto ad attraversare un’America distrutta da una pandemia per proteggere l’ultima speranza dell’umanità: Ellie. Durante il nostro incontro a Los Angeles gli chiediamo se si è ispirato a qualcuno: «Sì, a me stesso», sorride lui. «Sono molto protettivo verso le persone che amo. Credo sia questo, probabilmente, l’aspetto con cui mi identifico di più».

The Last Of Us 2
Pedro Pascal nel ruolo di Joel Miller nella seconda stagione.

Tra i nuovi volti, troviamo Kaitlyn Dever nel ruolo di Abby, la principale antagonista di Ellie, affiancata da un gruppo di alleati, ma un altro personaggio fondamentale del gruppo, Isaac Dixon, sarà interpretato da Jeffrey Wright. Nonostante l’ingresso di molti personaggi inediti, rivedremo però anche alcune presenze familiari: Tommy, il fratello di Joel, e sua moglie Maria, interpretati ancora da Gabriel Luna e Rutina Wesley. «Che dire? C’è qualcosa di davvero emozionante nel poter offrire al pubblico una nuova stagione di una serie tanto amata, su cui abbiamo lavorato tanto e investito moltissimo», ci spiega Pascal. «Voglio dire, guardate quanto è dimagrito Craig Mazin in questi mesi!», scherza riferendosi allo showrunner della serie.

The Last Of Us
Il viaggio: un’altra scena di The Last Of Us 2

THE LAST OF US – «Credo che la narrazione sia sempre stata un atto catartico. È il modo in cui gli esseri umani hanno dato testimonianza alla vita. Che si tratti di impronte di mani sulle pareti di una caverna o di una serie in streaming come questa (ride, nda). La fase della mia crescita è stata plasmata da libri, dai film e da serie. Riflette l’esperienza umana. E in circostanze così estreme, c’è qualcosa di sano – e a volte anche disturbante – in questa catarsi, osservando da una distanza sicura relazioni umane in crisi. Il tutto incorniciato in un’allegoria politica e sociale che rispecchia il mondo in cui viviamo, e lo fa in modo raffinato e intelligente…».

FINZIONE E REALTÀ – «Durante la prima stagione raccontavamo una storia di pandemia, preoccupandoci che ci fosse una sorta di saturazione sul tema. Ma era solo la partenza. Penso che questa seconda parte, così come è stata scritta da Craig e Neil, si concentri invece sui conflitti e sulle domande che pongono: da dove nascono? Chi li ha innescati? Oggi, nel mondo, ci troviamo immersi in conflitti di questo tipo. Ed è esattamente lì che si colloca la narrazione».

Ancora Pascal in un altro momento della serie

IL SET – «Il mio primo giorno di riprese è stato bellissimo: Craig e Neil hanno orchestrato una scena che mi ha permesso di rientrare in punta di piedi. Eravamo solo io e Bella, in un ambiente intimo. Tra i personaggi c’è una distanza incredibilmente dolorosa, ma nonostante ciò, sul set riuscivamo a ridere, scherzare, a prenderci in giro. È stato confortante. Come tornare a casa. Ero grato di essere di nuovo lì. Ma allo stesso tempo, The Last Of Us è l’esperienza che più di tutte mi ha coinvolto a tal punto da rendere difficile distinguere tra ciò che i personaggi vivono e ciò che provo io. Non è propriamente salutare. Sento davvero il loro dolore e, per questo, durante le riprese, non ero nella mia forma mentale migliore».

The Last of Us 2
Bella Ramsey nel ruolo di Ellie Williams in un’altra scena.

IO & JOEL – «The Last Of Us ha segnato un nuovo capitolo della mia vita. Per l’esperienza personale vissuta nel girare questa serie, certo, ma anche per il modo in cui è stata accolta. Ricordo il primo incontro con Craig e Neil, la telefonata in cui ho ottenuto il ruolo, l’arrivo in Alberta, la mia prima videochiamata con Gabriel, il primo giorno sul set con Bella. È raro che un progetto venga accolto con la stessa intensità con cui è stato vissuto da chi lo ha creato. Non accadrà mai più, credo. Ma il bello è che è ancora vivo. Quanto all’esposizione, sì, siamo diventati più noti. Ma non smetto mai di stupirmi. Quando ho incontrato Kaitlyn Dever per la seconda stagione – avendola ammirata per anni – non riuscivo a credere che stavo per recitare al suo fianco…».

  • OPINIONI | Ellie, Joel e il viaggio di The Last Of Us
  • VIDEO | Qui il trailer di The Last Of Us 2:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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