ROMA – Mickey Pearson (Matthew McConaughey) ha scoperto la sua vocazione tra le aule di Oxford dove, da giovane americano senza soldi è finito a studiare, grazie a una borsa di studio, insieme ai rampolli dell’aristocrazia inglese. È a loro che inizia a vendere cannabis. Il primo passo di una carriera criminale che lo ha reso re di una giungla che vuole vendere – per 400 milioni di sterline – al miliardario yankee Matthew Berger (Jeremy Strong) così da potersi ritirare con l’amata moglie e socia in affari Rosalind (Michelle Dockery). Ma, ovviamente, nulla andrà come previsto. Ce lo racconta il cantastorie di The Gentlemen – dal 4 dicembre su CHILI -, il nuovo film di Guy Ritchie, l’investigatore privato Fletcher (Hugh Grant) che si offre di vendere le sue informazioni – trasformate in una sceneggiatura intitolata Bush – al braccio destro di Pearson, Raymond (Charlie Hunnam).

Guy Ritchie torna alle origini, alla sua comfort zone fatta di pinte di birra, cazzotti e criminali sopra le righe a dodici anni di distanza da RocknRolla. In mezzo una serie di titoli, dai due capitoli di Sherlock Holmes al live action Aladdin passando per Operazione U.N.C.L.E., tratti da romanzi e franchise preesistenti ai quali il regista ha infuso il suo stile dovendosi però basare su un materiale preesistente. In The Gentlemen, invece, Ritchie può dare libero sfogo alla sua passione per le gangster stories . Lo fa con un film che sembra un omaggio al suo stesso cinema, un divertissement tra amici in cui, con i fidati Marn Davies e Ivan Atkinson, mette in piedi un film nel film che cita un universo cinematografico con ha il suo marchio di fabbrica stampato sopra.

Un cast all star – dai già citati McConaughey, Dockery, Grant, Hunnam, Strong a Henry Goldling, Eddie Marsan e uno strepitoso Colin Farrell – con cui divertirsi dietro e davanti la macchina da presa con un materiale familiare (al suo cinema e al suo pubblico). La sua forza e il suo tallone d’Achille. Una crime story comica, fitta di dialoghi brillanti e linee narrative che si intrecciano e condensano per esplodere nel finale in cui ogni pezzo del puzzle trova il suo posto.

Accompagnato da una colonna sonora che spazia dai Cream a Johnny Rivers, The Gentlemen è un concentrato di eleganza e attitudine profondamente british che guarda al passato – esemplare anche il colloquio di Fletcher con un produttore della Miramax – mentre mostra l’evoluzione del mondo creato da Ritchie. Ne è un esempio il lavoro sui costumi fatto da Michael Wilkinson che racconta di gangster imborghesiti ed elegantissimi che mangiano manzo di Kobe in case ultramoderne o criminali in tute firmate ma che, sotto quella patina posh, continuano a fare a cazzotti con lo stesso gusto di sempre.
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Qui potete vedere il trailer di The Gentlemen:
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