ROMA – The Brutalist racconta la storia dell’architetto ebreo László Tóth emigrato dall’Ungheria negli Stati Uniti nel 1947. Costretto dapprima a lavorare duramente e vivere in povertà, ottiene presto un contratto che cambierà il corso dei successivi trent’anni della sua vita. Con protagonisti Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy, Stacy Martin, Emma Laird, Isaach De Bankolé, e Alessandro Nivola, Vincitore del Leone d’argento a Venezia 81, dei Golden Globes al Miglior attore in un film drammatico e alla Miglior regia e candidato a 10 Oscar, ecco The Brutalist, il capolavoro di Brady Corbet co-prodotto e co-sceneggiato da Mona Fastvold che Francesco Parrino ha raggiunto via Zoom per parlare della scelta del Dopoguerra in ogni loro film, delle scelte di cast e dell’attualità di un film che parla di migrazione e integrazione. Dal 6 febbraio al cinema con Universal Pictures.
VIDEO | Brady Corbet e Mona Fastvold raccontano il viaggio di The Brutalist
Il Dopoguerra, il casting, la migrazione e l’attualità di un capolavoro: La nostra intervista

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