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Venezia 77 | The Book of Vision apre la Settimana della Critica di un’edizione inedita

Il film di Carlo S. Hintermann, prodotto da Terrence Malick, è il primo della Mostra ad essere svelato

the book of vision
Una scena di The Book of Vision, film d'apertura della SIC.

MILANO – Sarà The Book of Vision, visionaria opera diretta da Carlo S. Hintermann con la produzione esecutiva di Terrence Malick, ad aprire ufficialmente la 35° edizione della Settimana Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani nell’ambito della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si terrà dal 2 al 12 settembre. Il film, che vanta un cast internazionale – Charles Dance (Game of Thrones), Lotte Verbeek (The Black List), Sverrir Gudnason (Borg McEnroe), Isolda Dychauk (I Borgia) e Filippo Nigro – è un viaggio affascinante attraverso il passato e il presente, la vita e la morte, il dolore più profondo e l’amore incondizionato.

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Una scena del film

La storia? Quella di Eva (Lotte Verbeek), promettente dottoressa che abbandona la sua carriera per immergersi nello studio della Storia della medicina e mettere in discussione tutto, e Johan Anmuth (Charles Dance) medico nella Prussia del Settecento, in bilico tra nuove spinte razionaliste e antiche forme di animismo. Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le loro esistenze. Lontano dall’essere un testo scientifico, il libro contiene le speranze, le paure e i sogni di più di 1800 pazienti: il medico prussiano sapeva come ascoltarli e il loro spirito vaga ancora tra le pagine, dove vita e morte fanno entrambe parte di un unico flusso. La storia di Anmuth e dei suoi pazienti darà così a Eva la forza per vivere appieno la propria vita, comprendendo che niente si esaurisce nel proprio tempo.

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Un’immagine di The Book of Vision

«La possibilità di attraversare il tempo mi ha sempre affascinato. Forse il primo motivo per cui mi sono innamorato del cinema è la sua capacità di saltare in dimensioni temporali e spaziali diverse. The Book of Vision fa di questa possibilità un elemento di forza. La passione maturata verso i film fantasy degli anni ’80 e ’90 con i quali sono cresciuto, da I Goonies a Labyrinth, da La Storia infinita a Ritorno al futuro, ha un ruolo importante», ha dichiarato Carlo S. Hintermann, «Il meccanismo è lo stesso: aprire una porta verso una dimensione inaspettata, verso il fantastico. Dal punto di vista visivo sia la parte contemporanea che quella del passato tengono conto di questa porta: ogni luogo, ogni oggetto, ogni azione ha una valenza ambigua, in bilico tra due dimensioni».

Charles Dance in una scena del film

Ad impreziosire il film un cast tecnico di prim’ordine. Dal direttore della fotografia Joerg Widmer, che negli anni ha collaborato con Wim Wenders, Quentin Tarantino e Roman Polanski allo scenografo David Crank, sue le scenografie de Il Petroliere, The Master, e Vizio di forma, fino ai costumi curati da Mariano Tufano che ha lavorato in un grande numero di film italiani e internazionali (La passione di Cristo, Nuovomondo). La prossima edizione della Mostra del Cinema, visto il periodo che stiamo vivendo, prevederà alcune novità rese necessarie a seguito dei protocolli sanitari imposti dall’emergenza Covid-19.

Un’immagine di The Book of Love

Il numero complessivo dei film della selezione ufficiale, infatti, sarà ridotto per consentire l’assunzione delle misure intese a garantire lo svolgimento della Mostra in piena sicurezza per tutti i partecipanti. Sono confermate le sezioni competitive Venezia 77 e Orizzonti così come la sezione Fuori Concorso e Biennale College Cinema che si terranno nelle sale tradizionalmente allestite al Lido. Saranno disponibili anche due arene all’aperto, una ai Giardini della Biennale e una al pattinodromo del Lido, mentre la Mostra del Cinema rinuncia invece per quest’anno a organizzare la sezione Sconfini, allo scopo di garantire il maggior numero di posti disponibili alle repliche dei film delle sezioni principali.

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Una scena del film

«La Selezione Ufficiale di Venezia 77, con i suoi 50-55 film provenienti da tutto il mondo, offrirà la consueta panoramica di quanto di meglio l’industria cinematografica ha prodotto negli ultimi mesi, grazie alla risposta straordinaria che registi e produttori hanno saputo dare, pur nelle difficili condizioni di lavoro di questi ultimi mesi», ha dichiarato il Direttore artistico Alberto Barbera, «Una nutrita presenza di autori e attori accompagnerà i film al Lido, mentre collegamenti via internet consentiranno la realizzazione di conferenze stampa per tutti coloro che non potranno partecipare di persona, a seguito delle restrizioni di viaggio tuttora attive».

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