ROMA – Quest’anno le porte dell’Egyptian theatre di Park City, Utah, resteranno chiuse al pubblico. Niente Sundance Film Festival in presenza a causa del Covid che continua a dettare l’agenda mondiale. Il più importante evento dedicato al cinema indipendente americano (ma non solo) si svolgerà dal 29 gennaio al 3 febbraio in un’edizione quasi interamente digitale come annunciato dalla Direttrice del festival, Tabitha Jackson (trovate tutte le info qui). Una 44ª edizione composta da 71 film che il pubblico potrà vedere acquistando biglietti o pass virtuali che consentiranno di partecipare a Q&A con i registi. Inoltre il Sundance ha annunciato una serie di eventi e incontri come quello con il regista di Judas and the Black Messiah o Rita Moreno, protagonista del documentario incentrato Just a Girl Who Decided to Go For It. Noi di Hot Corn abbiamo esaminato il programma, scegliendo sette titoli che hanno catturato la nostra attenzione.
PASSING – Debutto alla regia di Rebecca Hall per un film prodotto, tra gli altri, da Forest Whitaker. Basato sull’omonima novella di Nella Larsen, firma di spicco dell’Harlem Renaissance, la pellicola racconta la storia di due donne nella New York del 1929 che, riuscendo a “passare” come bianche in una società razzista e discriminatoria, esplorano temi come l’identità razziale e di genere. A rendere ancor più interessante il film, un cast stellare: Tessa Thompson, Ruth Negga, André Holland, Alexander Skarsgård, Bill Camp.

SUMMER OF SOUL – Rimaniamo ad Harlem per un altro esordio. Questa volta si tratta di Ahmir “Questlove” Thompson, storico batterista dei The Roots, che messe da parte le bacchette firma la regia di un documentario – il cui sottotitolo recita (…Or, When The Revolution Could Not Be Televised) – dedicato all’Harlem Cultural Festival. Un evento svoltosi nella stessa estate di Woodstock, che attirò oltre 300mila persone che celebrarono la musica e la cultura afroamericana, promuovendo unità e Black Pride. Un evento restato nell’oblio per oltre 50 anni, fino a quando da uno scantinato non è tornato alla luce materiale video mai visto prima…

HUMAN FACTORS – C’è un po’ di Italia al Sundance grazie al film dell’altoatesino Ronny Trocker che al festival di Park City porta la storia di una famiglia europea apparentemente perfetta. I rapporti si incrinano quando, durante le vacanze trascorse nella casa al mare, un’effrazione porta scompiglio nel loro equilibrio familiare. Una riflessione sulla comunicazione all’interno di un nucleo familiare scaturita dal diverso atteggiamento di ognuno di loro rispetto all’accaduto. Nel cast Sabine Timoteo, Mark Waschke, Jule Hermann per una produzione tra Italia, Germania e Danimarca.

LAND – Altro debutto di rilievo, enorme rilievo. Questa volta parliamo di Robin Wright che, tolti i panni della fredda Claire Underwood di House of Cards, si cala in quelli di regista in un film che la vede anche protagonista. La storia? Quella di Edee Holzer, una donna che dopo un tragico evento decide di esplorare e vivere nelle selvagge terre americane. Ad affiancare la Right nel film scritto da Jesse Chatham e Erin Dignam anche Demián Bichir, Kim Dickens.

ON THE COUNT OF THREE – Jerrod Carmichael, attore, scrittore e stand-up comedian, dopo il successo dello show che porta il suo nome, in On the count of three si muove dietro e davanti la macchina da presa. La trama? Due pistole. Due migliori amici. E un patto per porre fine alle loro vite quando la giornata sarà finita. Scritta dai co-creatori di Ramy, Ari Katcher e Ryan Welch, la pellicola vede nel cast anche Christopher Abbott, Tiffany Haddish, J.B. Smoove, Lavell Crawford e Henry Winkler.

R#J – Prodotto da Timur Bekmambetov – già nome dietro Searching e Unfriended, titoli che hanno cambiato la fruizione dell’esperienza cinematografica negli ultimi anni -, R#J è, in estrema sintesi, la versione Instagram di Romeo & Giulietta. Carey Williams regala al classico di Shakespeare un approccio del tutto nuovo, affidandosi al formato dei social media in cui si muove l’azione. Tra i dialoghi del Bardo e la comunicazione social, R#J è anche uno dei primi film la cui produzione ha preso il via all’inizio della pandemia. Nel cast Camaron Engels (il primo Romeo afroamericano del cinema), Francesca Noel, David Zayas, Diego Tinoco, Siddiq Saunderson, Russell Hornsby.

JOHN AND THE HOLE – L’avremmo dovuto vedere a Cannes lo scorso maggio, ma sappiamo tutti com’è andata a finire… ora John and the Hole di Pascual Sisto arriva al Sundance nella competizione ufficiale. Un coming of age non tradizionale che vede il giovane John, interpretato da Charlie Shotwell, tenere la sua famiglia in cattività in un buco nel terreno. Nel cast anche Michael C. Hall, Jennifer Ehle e Taissa Farmiga.

Qui potete vedere il trailer di Land:
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