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Auguri Anton: Love, Antosha e lo struggente ricordo di Anton Yelchin

Un documentario per raccontare la storia dell’attore. Che avrebbe compiuto trent’anni oggi…

Una delle visioni più struggenti dell’ultimo Sundance? Love, Antosha, il documentario realizzato dai genitori di Anton Yelchin sul figlio drammaticamente scomparso il 19 giugno 2016 a soli 27 anni – ne avrebbe compiuti 30 oggi, era nato a Leningrado l’11 marzo 1989 – a causa di un terribile incidente in cui l’attore di origini russe è rimasto coinvolto, schiacciato tra la cassetta delle lettere in mattoni e la propria automobile dopo che è discesa con il motore acceso nell’ingresso in pendenza della sua villetta, nonostante il cambio automatico fosse in folle.

Anton Yelchin, 1989 – 2016.

Un lutto terrificante e improvviso, avvenuto proprio nel momento in cui la carriera di Yelchin stava per spiccare il volo: il ruolo più celebre forse è quello di Pavel Chekov nei reboot di Star Trek targati J.J. Abrams, ma le interpretazioni più emozionanti sono quelle nel bellissimo e sottovalutato Cuori in Atlantide (2001) di Scott Hicks in cui è il giovane protagonista Bobby Garfield, nel teen movie Charlie Bartlett (2007) a fianco di Robert Downey Jr., nel sentimentale Like Crazy (2011, vincitore proprio del Sundance come miglior film) di Drake Doremus, nella folle commedia pulp Burying the Ex (2014) di Joe Dante e nel thriller Green Room (2015) di Jeremy Saulnier.

Anton Yelchin in Like Crazy.

Un viaggio troppo breve, ma sufficiente per non poter essere dimenticato anche da chi non lo ha mai incontrato di persona. Love, Antosha è una dolente lettera d’amore, ma anche un modo dei genitori per provare a guarire dalla sofferenza e per mantenere indelebile il ricordo del giovane attore: il suggerimento gli è stato dato dall’amico di famiglia Jon Voight. Spiega così la mamma Irina: “Per noi Anton non se n’è mai andato. Tutti hanno continuato a parlare di lui e i suoi film sono continuati a uscire. Gli amici e i colleghi elogiavano le sue qualità e sottolineavano quanto fosse gentile e affettuoso. Abbiamo voluto darne una prova”.

Anton Yelchin nel documentario presentato al Sundance.

I registi J.J. Abrams e Drake Doremus hanno indicato al padre e alla madre di Anton il nome di Garret Price come il filmmaker ideale per girare Love, Antosha, proprio perché non aveva avuto ancora modo di conoscere Yelchin e poteva avere la necessaria lucidità realizzativa. Con la collaborazione dei genitori, Price ha lavorato con ore e ore di home video e filmini casalinghi creando una narrazione coerente in cui si pone l’accento sull’amore di Anton per la recitazione e sul legame fortissimo con la madre. E nel documentario, non mancano ovviamente gli omaggi commossi delle persone del cinema con cui Yelchin ha consolidato i rapporti più importanti: oltre a J.J. Abrams, sono presenti Jennifer Lawrence, Chris Pine, Zoe Saldana, Martin Landau e Jodie Foster.

Qui la presentazione del Sundance sul documentario Love, Antosha:

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