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Da John Carpenter a Nicolas Cage | Tutte le volte di H. P. Lovecraft al cinema

Romanzi, storie e racconti: tutti i film tratti dalle pagine di un maestro dell’orrore

Howard Phillips Lovecraft
Howard Phillips Lovecraft, nato nel 1890 e morto nel 1937.
Freshly Popped

MILANO – Dopo le puntate dedicate a Ernest Hemingway (qui), Philip Roth (qui), Philip K. Dick (qui) e Raymond Chandler (qui), questa volta il nostro Hot Corn Library si muove verso le pagine dell’orrore, perché quando si parla di immaginario horror, tra Edgar Allan Poe e Stephen King, è difficile non correre con il pensiero a Howard Phillips Lovecraft, spesso conosciuto solo come H.P. Lovecraft. Celebre per aver codificato l’orrore e considerato uno dei precursori della fantascienza americana, Lovecraft ha creato un universo dell’orrore difficilmente riconducibile a un genere particolare: è lontano dal gotico, più freddo e sterile, così come dallo splatter, troppo contingente alla realtà. L’estetica orripilante del “Copernico della letteratura dell’orrore” decora i temi centrali dell’orrore cosmico, proprio perché il cosmo è al centro dei suoi racconti, non la Terra.

Una scena di Cthulhu, tratto da La maschera di Innsmouth

Opere caratterizzate da un senso agghiacciante senza alcuna speranza di fronte alla vastità dell’ignoto; un universo popolato da spaventosi mostri e dominato da sconosciute e malvage divinità figlie dei Grandi Antichi. Così, le sue visioni deliranti mostrano immagini viscerali di decadenza, raccontano di incubi a cui l’uomo mai dovrebbe essere dato sapere e di qualsiasi cosa l’autore trovasse anche solo vagamente inquietante. Sì, perché H. P. Lovecraft, aveva molteplici fobie (fondamentalmente aveva paura di qualsiasi cosa non fosse la sua provincia natale Providence, in Rhode Island), cosa che gli provocò non pochi problemi a partire da una profonda depressione, ma che gli permise anche di creare i suoi capolavori veicolandole all’interno della fantascienza.

Re-animator
Re-animator del 1985

Le storie di Lovecraft hanno aperto nuove strade da percorre e, ovviamente, anche il cinema non poteva astenersi dal prenderne parte. Numerosi sono i film tratti dai racconti lovecraftiani, alcuni più o meno riusciti. Da grande appassionato, Stuart Gordon ha dedicato buona parte della sua cinematografia alle sue trasposizioni, a partire dal suo film di debutto Re-animator del 1985, tratto dal racconto omonimo e diventato ormai cult, a cui aggiunge solo qualche tono splatter ed erotico in linea con i temi di quegli anni. Nel 1986 realizza poi From Beyond, anche questo dal racconto omonimo, in cui uno scienziato malato crea una macchina in grado di entrare in contatto con l’Altrove. Infine Dagon, del 2001, ispirato a La maschera di Innsmouth, in cui riesce a rievocare le stesse emozioni che si provano leggendo Lovecraft.

Il Seme della Follia
Julie Carmen e Sam Neill ne Il Seme della Follia

Anche John Carpenter omaggia lo scrittore con Il seme della follia nel 1984 (lo trovate in streaming su CHILI), dove si ritrovano molteplici riferimenti: ispirato ai miti di Cthulhu, un investigatore indaga sulla scomparsa di uno scrittore di libri horror. Sempre sulla linea dei miti, è degno di nota The Call of Cthulhu, film indipendente del 2005 realizzato dalla H.P. Lovecraft Historical Society. Spostandoci più vicini a noi, Quella casa nel bosco di Drew Goddard – in streaming potete vederlo qui – riprende e interpreta il tema dei Grandi Antichi in una commedia horror che mescola un po’ tutto l’immaginario del genere. Nello stesso anno Sean Branney realizza The Whisperer in Darkness, rifacimento del racconto Colui che sussurrava nelle tenebre e nel 2013 vede finalmente la luce Arkham Sanitarium di Andrew G. Morgan, tre storie legate alla città tutta lovecraftiana di Arkham.

Color out of Space con Nicolas Cage tratto da H.P. Lovecraft
Nicolas Cage ne Il colore venuto dallo spazio.

Ultimo in dirittura d’arrivo è il racconto Il colore venuto dallo spazio, già ripreso da Huan Vu dieci anni fa, che ritorna sullo schermo in streaming (su CHILI qui) dopo l’ottimo riscontro di critica negli Stati Uniti. Diretto da Richard Stanley, con Nicolas Cage ed Elijah Wood, il film riesce molto efficacemente sia a mostrare l’orrore cosmico di Lovecraft (per definizione difficile da descrivere visivamente), sia a far entrare lo spettatore nell’universo impossibile dell’autore. Addentriamoci a nostro rischio e pericolo, consapevoli che ciò che ci attende, oltre i confini del razionale, è una notte senza fine, un luogo in cui l’essere umano non può di certo sopravvivere.

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