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Steve Jobs | Michael Fassbender, la Apple e la rivoluzione tecnologica del XXI secolo

Danny Boyle e Aaron Sorkin portano sullo schermo il genio fondatore di Apple. Ma qual è la sua storia?

"Stay hungry. Stay foolish"

MILANO – Il suo viso lo conosciamo tutti, così come tutti si ricordano la sua massima “Stay hungry. Stay foolish”. Steve Jobs, fondatore di Apple, è stato l’uomo che ha messo la tecnologia in mano – letteralmente – a tutti: senza il lancio del suo Macintosh e, soprattutto, del suo iPhone, probabilmente la tecnologia e le nostre vite oggi sarebbero molto diverse. La sua storia è stata raccontata nel 2015 da Danny Boyle nel film Steve Jobs, scritto da Aaron Sorkin e basato sulla biografia autorizzata a opera di Walter Isaacson. Michael Fassbender veste i panni del visionario dell’informatica? Ma qual è la sua storia vera?

Michael Fassbender è Steve Jobs nel film di Danny Boyle

Una figura di questo calibro non poteva non portare con sé qualche traccia di mistero, nel suo caso già a partire dalla sua nascita. Nato nel 1955, per anni si è disputato se fosse originario di San Francisco o del Wisconsin. Certo, Apple ha contribuito a fomentare le speculazioni rifiutandosi di fornire informazioni, ma la biografia ha sciolto ogni dubbio: Jobs nacque a San Francisco. La madre, una giovane studentessa universitaria che non poteva mantenere un bambino, decise di darlo in adozione, con l’unica condizione che venisse adottato da una coppia laureata. Alla fine, la famiglia che lo prese non era andata al college, ma le promisero che lui invece sarebbe andato all’università.

Il 24 gennaio 1984 Steve Jobs presenta il Macintosh

E così Steve fece, anche se poco dopo si rese conto che l’ambiente accademico non faceva per lui. Dopo aver lasciato i corsi ufficiali, si dedicò solo a quelli che gli interessavano. D’altronde è ormai noto che i caratteri e la tipografia del Macintosh, il primo computer per tutti che venne presentato nel 1984, si devono a un corso di calligrafia a cui Jobs si appassionò. Proprio nel 1984 inizia ufficialmente l’avventura di Apple, co-fondata con l’amico Steve Wozniak. Il lungo viaggio verso la rivoluzione della tecnologia arriva fino al 1998, quando viene presentato l’erede del Macintosh, l’iMac. In mezzo, discrepanze lavorative e travagliate vicende famigliari.

Steve Jobs
Una scena di Steve Jobs

A inizio anni Ottanta Jobs aveva una relazione con Chrisann Brennan, da cui ebbe la figlia Lisa. Anche con lei, i rapporti furono quantomeno turbolenti. Assegno di mantenimento a parte, passarono anni prima che Steve Jobs la riconoscesse ufficialmente, nonostante un test del DNA avesse già comprovato che lui era il padre. I rapporti con la figlia si normalizzarono solo una decina d’anni più tardi, quando iniziò a frequentare il padre e la moglie Lauren Powell. Nel frattempo, Jobs aveva lasciato per un breve periodo l’azienda (principalmente a causa delle perdite finanziare legate al Macintosh) per creare NeXT, che però non riuscì ad affermarsi.

Il 9 gennaio 2017 Steve Jobs presenta l’iPhone

Richiamato in Apple, si inasprirono i rapporti con Wozniak: i due arriveranno a un chiarimento ma Wozniak si allontanerà definitivamente dall’azienda. Dal 1998, Apple spiccò il volo, e insieme a lei la forte convinzione del suo creatore che tutto fosse possibile: dall’iPod nel 2001 fino all’iPhone nel 2007. Ma insieme alle sue meraviglie tecnologiche cresceva anche il tumore che lo avrebbe spento nel 2011. Il resto è storia, e Steve Jobs rimane uno degli uomini che più hanno modellato il XXI secolo.

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Qui potete vedere il trailer di Steve Jobs:

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