OLBIA – Gianluca Aste, presidente della Fondazione Sardegna Film Commission, Lia Fuxhi, Centro Nazionale del Cortometraggio, Saverio Pesapane, Francesco Lattarulo, coordinatore nazionale dei Giovani Produttori Under40 CNA Cinema e Audiovisivo, Alessandro Amato, rappresentante dell’associazione AGICI, Manuela Rima per RAI Cinema, Nevina Satta, direttrice della Sardegna Film Commission, Chiara Valenti Omero, associazione dei festival italiani, Antonino Valvo di Air3 associazione dei registi e autori, Enrico Vannucci dal Torino Short Film Market, Massimo Mascolo in rappresentanza dei David di Donatello e Andrea D’Ottavi, DG Cinema e Audiovisivo. Cosa c’entra questa carrellata di nomi importanti, tutti insieme, in un unico posto?

È una data da segnare quella del 24 giugno 2021, per il cinema ma in particolare per il cortometraggio in Italia. Eravamo a Olbia quando durante il Figari Film Market, il mercato creato all’interno del Figari Film Fest, abbiamo assistito a una tavola rotonda che istituzionalmente rappresenta un enorme passo avanti: gli Stati Generali del Corto. In un giro di interventi moderati da Matteo Pianezzi, direttore artistico del festival, i players che vi hanno partecipato si sono interrogati non solo sul futuro del cortometraggio in Italia, ma anche su come promuoverlo grazie a festival e distribuzione, prospettando una vera e propria unione di forze da far diventare un modello anche per gli stati esteri.

Lo ha ricordato bene Francesco Lattarulo, anche responsabile Industry dell’Olbia Film Network, che nel suo intervento ha precisato: «Oggi segniamo un obiettivo importante, la creazione di un’associazione di categoria di distributori che faccia in modo di unire le forze per una necessità di confronto e di racconto per chi fa questo mestiere. Siamo qui a difesa e a sostegno della migliore primavera cinematografica italiana». Insieme alla discussione è stata annunciata anche la creazione di un’associazione di categoria dei distributori promossa da OFN Distribution, Prem1er film, Sayonara e Zen Movie che culminerà nell’istituzione di un premio al miglior corto italiano. A partire da Olbia ma allargandosi a tutto il Paese, i riflettori sono puntati sul cinema breve e sui suoi autori.

D’altronde lo sappiamo, rispetto ad altri paesi dove gli spettatori vanno al cinema anche per vedere cortometraggi, in Italia c’è ancora molto lavoro da fare e tanti devono ancora avvicinarsi e scoprire questo mondo. Un racconto a tempo ridotto rispetto ai film che siamo abituati a vedere e che in una manciata di minuti è in grado di trasmettere il suo messaggio, far emozionare, commuovere e ridere allo stesso modo. L’incontro tenutosi a Olbia, che già si è dato appuntamento al prossimo anno, segna la definitiva attenzione delle istituzioni verso i corti, un genere della settima arte che in Italia non ha ancora la cultura che meriterebbe, ed è il segnale che finalmente ci si sta muovendo verso un meritato riconoscimento del cortometraggio come forma artistica a sé.
- FIGARI FILM FEST | Il futuro del cinema secondo Francesco Lattarulo
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