in

Tom Holland: «Il mio Spider-Man? È cresciuto e prende in mano la sua storia»

L’attore è arrivato a Roma (in versione ologramma!) per raccontare il nuovo capitolo della saga

Tom Holland è Spider-Man
Tom Holland è Spider-Man

ROMA – Accompagnato dalla musica roboante di Michael Giacchino, nel buio del Teatro 10 di Cinecittà, direttamente da Los Angeles Tom Holland ha fatto la sua comparsa (in versione ologramma!) per raccontare alla stampa Spider-Man: No Way Home di Jon Watts, in uscita il 15 dicembre. Nel film la vita di Peter Parker viene stravolta dopo che Mysterio ha rivelato che c’è lui dietro la tuta di Spidey, e allora ecco che, per Holland, questo è uno spunto fondamentale per l’evoluzione del personaggio, entrando subito nel vivo della chiacchierata: “Il cambiamento è interessante, e sarà curioso capire come verrà accolto questo nuovo aspetto. Ma per me, come attore, il cambiamento è qualcosa di positivo”, dice durante l’incontro.

Una scena di Spider-Man: No Way Home
Una scena di Spider-Man: No Way Home

Mezz’ora densa in cui l’attore ha voluto sottolineare quanto sia maturato e quanto sia importante il gruppo con cui condivide il set. Da Zendaya a Marisa Tomei, fino a Jacob Batalon e Jon Favreau, oltre al ritorno di Alfred Molina, Willem Dafoe e Jamie Foxx, qui villain già visti (e amati) nei precedenti adattamenti. “Trovarli sul set è stato pazzesco!”, prosegue l’attore, “Sono cresciuto guardando i film di Spider-Man e condividere lo schermo con alcuni cattivi del passato è stata una incredibile ricompensa. È stato sorprendente, i fan ameranno rivederli e comprenderanno i cambiamenti di questi personaggi”.

Tom Holland, Zendaya e Jacob Batalon
Tom Holland, Zendaya e Jacob Batalon

Chiaramente il tema portante, fin dai tempi di Sam Raimi e Tobey Maguire, è il concetto di responsabilità: “I ragazzi guardano a Spider-Man per capire cosa fare, per prendere ispirazione. E questa è una responsabilità che porto con orgoglio, oltre che in modo molto serio. Cerco di toccare il cuore delle persone, facciamo questi film per i fan, e ci piace portare emozioni forti in giro per il mondo. Grazie a questo press tour possiamo farlo”. In fondo il Marvel Cinematic Universe va oltre il concetto di mainstream, come approfondisce Holland: “I nostri film possono essere considerati dei pop-corn-movie, ma qui c’è una sceneggiatura incredibilmente drammatica e profonda che mi permette di tirare fuori l’estro d’attore. Ovvio, c’è anche il divertimento, ed è tutto equilibrato”.

Il ritorno del Goblin. Sotto la tuta Willem Dafoe
Il ritorno del Goblin. Sotto la tuta Willem Dafoe

Durante il press day è saltato fuori il parallelo stretto tra Tom Holland e quel Peter Parker che in Spider-Man: No Way Home è costretto a vivere sotto i riflettori, “Spidey ha cambiato la mia vita”, confida Holland, “Grazie a lui ho imparato delle lezioni di vita, come essere un professionista, come essere rispettoso. Il nuovo film parla di come Peter deve affrontare la fama, che è la stessa cosa che ho fatto io con i primi due film. C’è stato un bel parallelo…”. Ma, ciò che più esce dall’evoluzione di Peter Parker è una maturazione personale, e Tom Holland spiega perfettamente il concetto: “Nel film, vedrete che Peter prende decisioni incredibili, diventa leader. È qualcosa di entusiasmante, credo che solo ora lui diventi davvero Spider-Man. È cresciuto e prende in mano la sua storia”.

  • NEWSLETTER | Iscrivetevi qui alla newsletter di Hot Corn!

Qui il trailer di Spider-Man: No Way Home:

Lascia un Commento

encounter

Tra parassiti alieni e Riz Ahmed | Ecco perché Encounter è una delle sorprese dell’anno

Kristen Stewart è Lady Diana in Spencer

Spencer | Lady Diana, Kristen Stewart e la storia vera dietro al film di Pablo Larraín