MILANO – E adesso è il momento della pratica. Potremmo riassumere così Sex Education 2. Infatti, nei nuovi episodi della show rilevazione di Netflix (otto puntate, disponibili dal 17 gennaio), la showrunner Laurie Nunn ci riporta dove la storia si era interrotta. Dopo il successo della sua clinica clandestina per consigli sessuali, Otis (Asa Butterfield) ha superato ogni blocco psicologico e ora deve imparare a gestire la sua relazione con Ola (Patricia Allison). Maeve (Emma Mackey) invece lotta per fare valere il suo talento e cambiare il suo futuro, mentre Eric (Ncuti Gatwa) prova a guarire il suo cuore infranto, lanciandosi in una nuova relazione.
Fedele a se stessa e al suo spirito anticonvenzionale, Sex Education 2 mantiene le promesse e conferma il suo stile divertente, arguto e al tempo stesso eccentrico e gentile. La provincia inglese è ancora coloratissima e suona al ritmo delle hit passato (attenzione alla versione di I Touch Myself cantata dagli Scala & Kolacny Brothers), mentre il mondo dei protagonisti si espande. Se il sesso resta al centro della storia, Nunn fa un passo in avanti e sviluppa storyline che ne esplorino ancora più in profondità ogni aspetto: dall’auto-accettazione, alla necessità di mostrarsi vulnerabili, dalle malattie sessualmente trasmissibili (un’epidemia di clamidia mette in subbuglio il liceo Moordale) alle molestie.
E se l’educazione sessuale passa attraverso le domande scabrose, le ricerche su Internet, le chiacchiere fra amici e le arance (versione riveduta e corretta della celeberrima pesca di Chiamami col tuo nome), quella sentimentale ha bisogno soprattutto della pratica. Per rapportarsi agli altri e acquisire sicurezza, chiaro. Per superare la paura e abbracciare il dolore che inevitabilmente si prova, quando ci sono in gioco i sentimenti.
Così mentre anche gli adulti dimostrano di avere poca esperienza in fatto di amore – qualcuno salvi il soldato Adam (Connor Swindells) dalla sua famiglia disfunzionale -, è Maeve con la sua corazza fatta di solitudine a incarnare il cuore dello show e la sua bussola morale. Per la gioia di chi vuole vedere un personaggio femminile complesso, nonostante la giovane età. In sostanza Sex Education è diverso da ogni altro teen drama? No, certo. Ma ribaltando i cliché, ha ancora una volta il coraggio di rischiare e di puntare sull’intelligenza del suo pubblico. Quindi abbandoniamoci al piacere… di vedere la serie!
Qui potete vedere il trailer di Sex Education:
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