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Tra Hitchcock e Scorsese | Saul Bass: anatomia di un genio

Con locandine e titoli di testa il designer ha rivoluzionato il cinema legando il suo nome ai grandi

Saul Bass

MILANO – 1990. Martin Scorsese sta lavorando a Quei Bravi Ragazzi. È alla ricerca di un’idea per accompagnare i titoli di testa ma non riesce a trovare nulla che lo soddisfi. Qualcuno della produzione azzarda e dice: «E se chiamassimo Saul Bass?». «Possiamo osare?» risponde incredulo Scorsese. «Prima di conoscerlo, prima di lavorare insieme, era una leggenda ai miei occhi», ha ricordato il regista su Another. «I suoi design, dai titoli di apertura dei film ai loghi delle aziende, dalle copertine degli album alle locandine, hanno definito un’era. I suoi lavori rendevano l’immagine istantaneamente speciale. E non erano qualcosa di separato ma parte del film. Perché, semplicemente, Saul era un grande regista».

saul bass
Un collage con alcune delle locandine disegnate da Saul Bass

Art director, designer, fotografo, illustratore e regista. Saul Bass – di cui sono passati i cento anni dalla nascita – ha plasmato l’immaginario pop di un’intera generazione influenzandone almeno altre due. Un tocco inconfondibile il suo, fatto di poche linee e tanti colori che parlavano di futuro. Originario del Bronx, ha iniziato nel mondo della pubblicità all’inizio degli anni Quaranta per poi approdare al dipartimento artistico della Warner Bros. a New York. La svolta nella sua carriera arriva quando Otto Preminger gli commissiona il poster di Carmen Jones. Sfondo nero, scritte bianche e una sferzata di rosso. Il regista ne è così entusiasta da chiedergli di realizzare anche i titoli di testa del film.

La locandina de L’uomo dal braccio d’oro

Da qui inizia l’era Bass. Billy Wilder lo chiama per Quando la moglie è in vacanza e Robert Aldrich per Il grande coltello ma sarà con L’uomo dal braccio d’oro di Otto Preminger del 1955 che il suo nome farà il giro del mondo. Solo quattro anni dopo realizza i titoli di testa per Anatomia di un’omicidio. Un film spartiacque nel mondo di concepire i titoli di testa e la visione di una pellicola da parte degli spettatori. Grazie a lui, i primi minuti di un film diventato così un elemento chiave per creare l’atmosfera che accompagnerà la visione e un nuovo mezzo narrativo.

Un dettaglio della locandina di Anatomia di un omicidio

Per questo Alfred Hitchcock lo chiama per realizzare i titoli di testa di tre dei suoi film più celebri, tra spirali e linee in movimento: La donna che visse due volte, Intrigo Internazionale e Psycho (di cui fu anche l’autore dello storyboard). Elementi visivi spesso semplicissimi eppure accompagnati da una carica narrativa e simbolica che ha contribuito a rendere quei film dei classici. Una semplicità grafica quanto poetica che ha sancito un’evoluzione nel cinema di cui ancora oggi è possibile rintracciarne la risonanza.

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Un frame dei titoli di testa di Vertigo

Perché Sal Bass è stato un pioniere. Un uomo geniale con una visione precisa, lucida, potente che ha declinato nel cinema e nella musica così come nella pubblicità e al servizio di brand e aziende che ancora oggi si rivolgono al mondo con i loghi disegnati dal designer che, nel 1974, esordì al cinema con Fase IV: distruzione della Terra (inizialmente un fiasco di pubblico e critica, il film diventerà un cult di genere). La seconda parte della sua carriera lo vide collaborare con Ridley Scott per Alien, ritrovare Stanley Kubrick, dopo Spartacus, per Shining (Bass realizzò 300 bozzetti della locandina!) e realizzare i poster per le edizioni degli Oscar dal 1991 al 1996, anno della sua morte.

Un collage dei titoli di testa creati da Saul e Elaine Bass

Solo un anno prima aveva realizzato, insieme alla moglie e braccio destro Elaine Makatura, i titoli di testa di Casinò di Martin Scorsese. «Guarda il film in questione e ne capiva il ritmo, la struttura, il mood: ne penetrava il cuore e svelava i segreti. Ci ha dato una serie di immagini cristallizzate, espressioni di chi e dove eravamo e del futuro che ci aspettava. Erano immagini su cui poter sognare. Lo sono ancora oggi…».

  • PODCAST | Da La finestra sul cortile a Psycho: Hitchcock e la musica

Qui potete vedere i titoli di testa di Anatomia di un omicidio:

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