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La sorpresa del 2019? Pokémon – Detective Pikachu

Un po’ Roger Rabbit, un po’ crime, un po’ avventura: perché aspettiamo il film di Rob Letterman

Fenomenologia Pokémon in cinque passaggi essenziali: un videogioco diviso in due, Versione Rossa e Versione Blu, targato Nintendo e ”consumato” su ogni Game Boy del mondo a partire dal 1996 (98′ in Occidente); una serie anime arrivata alla ventunesima stagione; una collezione di carte da gioco che ha segnato – e continua a segnare – infanzia, adolescenza (e pure maturità) di almeno un paio di generazioni; un app per smartphone che, letteralmente, ti permette, grazie alla realtà aumentata, di scovare in giro per il mondo tutti e #493 Pokémon e, ultimo passaggio, un film live-action in arrivo al cinema il prossimo anno. Il protagonista? Ma naturalmente lui: l’inimitabile, leggendario, paffuto Pikachu.

I protagonisti di Detective Pikachu.

A dirigere il film, Pokémon: Detective Pikachu, c’è Rob Letterman, regista di Shark Tale e Piccoli Brividi, mentre a produrre quello che si preannuncia come uno dei successi del 2019, un incastro importante di major: Legendary Pictures, la Warner Bros. (che distribuirà anche in Italia), la giapponese Toho e The Pokémon Company, branca associata della Nintendo. Ma perché, Detective Pikachu, lo aspettiamo così tanto? Semplice: a vedere le prime scene, arrivate insieme al trailer, il film di Letterman, ricorda uno dei cult per eccellenza: Chi Ha Incastrato Roger Rabbit.

Jigglypuff, nel film.

Una provocazione? Un’esagerazione? Non proprio. E i motivi sono chiari: c’è un’indagine da portare avanti, c’è l’animazione di quelle creature fantastiche che incontrano la realtà, c’è quella vena sarcastica e scorretta, perfetta addosso ad un tenero Pikachu parlante (ma che solo il protagonista interpretato da Justice Smith può sentire), con la voce – in originale – di Ryan Reynolds.

Pika-Pika.

Ma non solo: perché il film – che arriverà in sala il 10 maggio 2019 – è tratto dall’omonimo videogames, uno spin-off sbarcato su Nintendo 3DS che, al contrario degli altri, è una adventure in solitaria, interattiva e, appunto, molto, molto cinematografica. La trama, simile a quella che troveremo nel live-action: Tim Goodman (Smith, appunto), cerca di rimettere assieme i pezzi dietro al mistero che avvolge la scomparsa del padre Harry. Ad aiutarlo, il giallo ed elettrico numero 25 del Pokédex, appartenuto proprio all’uomo scomparso. Dunque, un’avventura a tinte crime e noir, dove i principali indiziati sembrano essere proprio gli stessi Pokémon. Così, quel ricordo di Roger Rabbit, non sembra essere un azzardo. E ci scommettiamo la carta più rara di tutte che sarà un successo assicurato.

Qui potete vedere il trailer di Detective Pikachu

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