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Da Parigi a Venezia, tra cuore e tecnologia. Il lungo viaggio animato di Petit

Pixar? DreamWorks? No, TECMA. Storia di un piccolo (grande) cortometraggio che sarà alla Mostra

Petit
Petit riflette sugli scacchi in una scena del cortometraggio.
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VENEZIA – Tra biopic e grandi autori, tra documentari e neodivi, ad un certo punto della Mostra di Venezia, al Lido sbarcherà anche un robot con gli occhi dolci, una piccola grande sorpresa che sarà protagonista di un cortometraggio animato. Il titolo? Petit. Prodotto da TECMA Studios, la divisione di TECMA specializzata in tecnologie virtuali ed immersive, verrà presentato il 4 settembre alle 11, proprio con noi di Hot Corn, all’Excelsior alla Sala Tropicana. Ma no, non è in nessuna sezione, perché il corto è un’opera unica nel suo genere sviluppato dall’azienda in oltre dieci anni di ricerca e sviluppo focalizzato sul software e su tecniche di computer grafica. Nel corto faremo la conoscenza di Petit, robot gentile che vive in un’elegante casa di Parigi, a Montmartre, tra copie di Le Monde, libri di Baudelaire e volumi su Philippe Petit, funambolo a cui deve il nome.

Petit
Una scena di Petit.

Ad un certo punto – senza svelare troppo visto che ve lo faremo vedere in esclusiva qui su Hot Corn proprio il 4 – il robottino vedrà una robot dall’altra parte della strada e cercherà di raggiungerla. Un’opera delicata e poetica, prodotta da una Tech Company come TECMA che – in realtà – fa altro, visto che è specializzata nell’introduzione della tecnologia nel mondo del Real Estate. E quindi la domanda è inevitabile: ma che c’entra tutto questo con la Mostra? «Lo scopo del progetto», spiega a Hot Corn Pietro Adduci, AD di TECMA, «è quello di finalizzare ed applicare anni di esperienza su un corto che fa vivere un’esperienza estremamente reale grazie a tecnologie e librerie 3D proprietarie che attivano un livello di realismo ed emozionalità senza precedenti». E non a caso, guardando i sei minuti di Petit, i rimandi a PIXAR e DreamWorks sono evidenti, tra la Parigi di Ratatouille e gli occhioni del protagonista di Wall-E.

Petit
Petit e la sfida di Montmartre…

Il passaggio alla Mostra di Petit però – oltre ad ammorbidire i cuori e far venire una gran voglia di volare a Parigi – non è affatto casuale, perché con quest’operazione TECMA vuole anche portare (e riportare) in risalto un aspetto cruciale, ovvero l’indispensabile ruolo della creatività umana nella gestione delle tecnologie. Non esiste alcun intelligenza artificiale se dietro non c’è la testa (e il cuore) dell’essere umano, non c’è macchina se non c’è l’elemento umano. E anche di questo parleranno il 4 settembre proprio Pietro Adduci e il direttore di Hot Corn, Andrea Morandi, durante l’incontro al Lido. E allora segnate la data: vi aspettiamo per fare la conoscenza di Petit..

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